Domenica scorsa, dinanzi ad una sala gremita di pubblico, è stata presentata al Parco Maggiore La Rosa la silloge poetica Versi a colori dello scrittore italo/australiano Santo Crisafulli, partito giovanissimo dalla Sicilia per trasferirsi con i suoi in Australia.
Presentato dall’attore e regista
barcellonese Giuseppe Pollicina, all’evento sono intervenuti gli assessori Nino
Munafò (Spettacoli e grandi eventi) e Angelita Pino (Cultura, Musei e
Biblioteca) che hanno subito focalizzato
l’attenzione dei presenti sul tema che aleggia in tutta l’opera: la
migrazione e i sentimenti che, oggi come
ieri, l’avvolgono.
Chi parte per una terra straniera porta con sé, oltre alle cose materiali, un bagaglio molto più prezioso formato da curiosità, gioia, entusiasmo per la terra che di lì a poco ci accoglierà, ma anche nostalgia, tristezza e dolore per il paese che stiamo lasciando; un paese che ci ha visto nascere, crescere, fare le prime scoperte e le prime esperienze.
A tutto ciò, però, si deve aggiungere anche un senso di smarrimento che ci assale ogni qualvolta “poggiamo i piedi in terra in terra straniera“. Nuova lingua, nuove abitudini, nuove tradizioni e un nuovo mondo tutto da esplorare e imparare, ed è in quel momento che la madre di tutte le domande, la domanda per eccellenza, viene a farci visita: chi sono realmente?
A parlare dell’opera, ma ancor più diffusamente del suo autore e dell’amicizia che da sempre li lega, è stato il professore Alfredo Petralia, docente dell’Università degli Studi di Catania. La serata è stata, altresì, impreziosita dalla lettura di alcuni brani ad opera delle bravissime lettrici Cinzia Livoti, Melinda Livoti e Cettina Aliquò che, coadiuvate dallo stesso autore, ha saputo creare quella sorta di “magica sensibilità” caratteristica essenziale e indispensabile per la poesia affinché possa crearsi empatia con il lettore. Un incontro fortemente impregnato di emozioni esaltate dagli intermezzi musicali della mezzosoprano Silvia Pianezzola accompagnata dal Maestro Giuseppe De Luca, i quali hanno dato all’incontro un ulteriore tocco dì raffinata eleganza.
Tra i molti estimatori di quest’opera c’è anche il Senatore Francesco Giacobbe che, confermando l’amicizia che lo lega all’autore, in data 26 settembre ’19, ha scritto:
Carissimo Santo,
scrivo per ringraziarti dell’invito a cui purtroppo non potrò prendere parte.
Innanzitutto, un in bocca al lupo per la presentazione del tuo libro, che sono sicuro riscuoterà il giusto successo. Ho avuto modo di apprezzare il tuo libro nella precedente presentazione all’Italian Forum di Sydney e credo che anche a Barcellona Pozzo di Gotto sapranno apprezzarlo.
La storia dell’emigrazione che ci ha visti protagonisti e le difficoltà vissute soprattutto dai primi migranti non ha fatto dimenticare le persone care e la propria terra natia.
Questo va ricordato alle nuove generazioni e va fatto con ogni mezzo anche attraverso i libri e la letteratura di ritorno.
Credo che sia anche questo lo spirito con cui hai scritto le tue poesie.
Ti prego di complimentare e ringraziare l’Amministrazione Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto per la presentazione del tuo lavoro.
Nel rinnovarti i miei auguri per la buona riuscita dell’evento invio i miei cordiali saluti
Sen. Francesco Giacobbe
Questo conferma come la Sicilia sia stata da sempre promotrice di grandi talenti.