E tra gli spettacoli proposti dal Clan degli Attori, grande successo sta riscuotendo La città abbandonata, un appuntamento speciale per tutta la famiglia, fuori abbonamento, che dopo le prime applauditissime repliche di ieri continua anche oggi e fino a lunedì 6 in uno spettacolo unico alle ore 18.30.
Una piccola e poetica pièce teatrale sul destino di un viaggiatore che si ritrova, non sapendo come, in una città abbandonata i cui unici abitanti sono Polidoro, un vagabondo curioso e simpatico e la bionda e sognante Fiordispina che continuano a vivere come se la città fosse ancora al suo antico splendore, mentre tutto intorno sta cadendo a pezzi a causa di una antica disputa tra due fate: fata Cespugliosa con il potere sulla natura e fata Altamura con il potere sulle città. Il viaggiatore si ritroverà rapito da questo mondo magico e suo malgrado subirà le sorti della città. Una ironia sottile trama tutta la storia, adatta per questo a suscitare risate e divertimento tra i più piccoli e riflessioni e pensieri nei più grandi, per un testo che guarda al passato, al presente e al futuro delle nostre città, troppo spesso preda degli interessi di pochi che ne deturpano la bellezza.
A dare vita a questa magica e rocambolesca storia, diretta da Giovanni Maria Currò, un grandioso cast composto da Gaspare Bonina nei panni di Anacleto (un viaggiatore, che si ritrova per caso in una città che è andata completamente distrutta i cui abitanti sono tutti scappati, tranne un vagabondo, Polidoro ed una giovane donna, Fiordispina della quale perdutamente si innamora e con cui deciderà di fuggire), Martina Costa, la splendida Fiordispina che prosegue la sua vita, insieme al vagabondo Polidoro (interpretato da Mauro Failla ) facendo continuare la vita stessa della città. Svampita ed un po’ sciroccata, crede di essere una principessa, muovendosi in un regno immaginario, sbiadito e dimenticato, ma per lei ancora vivo e pieno di fasti. Piera Costantino nei panni di Fata Cespugliosa che controlla le bestie, le foreste e tutto il regno animale e vegetale; si è succeduta con Altamura nel dominio della città in cui è ambientata la storia. Ama giocare i propri regni ed i propri tesori a dadi con la sua amica-antagonista Altamura. La sua magia è forte e selvaggia come la Natura che controlla abilmente. E, infine Alessandra Zecchetto, nei panni di Fata Altamura “Monolitica” ed austera, con i suoi incantesimi da millenni domina le città, maestose sotto il suo controllo. Ha la passione per il gioco dei dadi, come Cespugliosa l’altra fata, sua rivale, con la quale di tanto in tanto ama giocare mettendo come posta una diversa città. La sua magia sempiterna è molto potente.
Questi gli elementi di uno spettacolo che saprà catturare il pubblico sin dalle primissime battute.