MuMe: il Clan degli Attori presenta lo spettacolo Terra di Rosa.

0
805

Stasera, alle ore 21.30, per la rassegna MuMe20OFF, nell’incantevole scenario del giardino del MuMe, avrà luogo lo spettacolo dal titolo Terra di Rosa – Vita di Rosa Balistreri. Scritta, diretta e interpretata da Tiziana Francesca Vaccaro la pièce racconta la vita di  Rosa che cantava la terra. Rosa che suo padre le diceva sempre: “i fimmini non cantunu, cantunu sulu i buttani!” Rosa che la sua terra, un giorno, l’ha dovuta lasciare. Rosa tradita, da quella stessa terra. Rosa tra fame e violenza. Rosa tra dolori e abusi. Rosa disperata. Rosa grido di speranza. Rosa di ieri. Rosa di oggi.

Lo spettacolo nasce dall’incontro con Rosa Balistreri, figura decisiva del folk siciliano degli anni ‘70 e racconta la terra di una bambina che diventa donna e che da quella terra sente il bisogno di staccarsi, ma allo stesso tempo non ne può fare a meno. Un’unica terra dalla quale non si parte mai del tutto. Rosa imparerà a leggere e scrivere a ventidue anni per non essere più schiava. Canterà di liberazione e rivoluzione, facendo risuonare il suo canto per tutta la Sicilia, come un urlo. Con la sua voce girerà il mondo, tenendo i piedi sempre ben piantati nella sua terra d’origine, per non perdere mai il contatto con la vita, difficile, aspra, appassionata. E sarà vita non come vermi sotto terra, ma alla luce del sole.

A lei il merito di essere tra i grandi protagonisti della riscoperta della canzone popolare siciliana. Povera e orgogliosa, varcò i confini in cerca di fortuna, imparò a prendere una chitarra in mano e a gridare in faccia a tutti quello che pensava. Cantava nei campi, in mezzo alla terra, sin da piccola Rosa, tra un raccolto e l’altro. Cantava, e il marito la picchiava e gli uomini abusavano di lei. Cantava e cresceva Rosa, nella sua Licata mafiosa e fascista. Una vita sempre in prima linea, senza cedere mai, scontrandosi e pagando di persona, il suo tempo e le sue regole, ma credendo fermamente nell’amore, crudele indispensabile motore di una vita. “Vogliu spaccari, spaccari li cieli pì fari chioviri, chioviri amuri”. Amore per la sua terra bella e amara, in cui le donne dovevano (e devono, purtroppo ancora oggi) restare al loro posto.

Uno spettacolo da non  perdere per riscoprire il legame profondo con la propria terra.

RISPONDI

Scrivi il tuo commento
Inserisci il tuo nome