Prende il via oggi nell’incantevole scenario di Villa Adriana e Villa d’Este la seconda edizione di Villae Film Festival, rassegna di film in cui l’arte in movimento diventa protagonista di un diverso racconto. Diretto da di Andrea Bruciati e organizzato dall’Associazione Culturale Seven, Villae Film Festival è un viaggio alla scoperta del cinema che racconta l’Arte e del cinema che è esso stesso Arte. Al centro dell’evento, infatti, ci saranno film che raccontano artisti, opere e movimenti, che riflettono sui protagonisti, sulla Storia e sulle idee dell’arte; ma soprattutto film di artisti che hanno sentito il bisogno di esprimere la loro creatività attraverso il cinema, che è esso stesso opera e linguaggio sperimentale.
“Con la seconda edizione del Villae Film Festival – commenta Andrea Bruciati – intraprendiamo un nuovo racconto non convenzionale dei due siti UNESCO. Per la sua unicità, il suo legame con la straordinarietà degli ambienti e le peculiarità uniche di questi luoghi, il Festival rappresenta un’esperienza unica totale e immersiva. Vorrei sottolineare che le Villae non sono banali cornici al festival, ma racconti vivi, espressioni di un passato proteso al futuro: territori anche della mente che incarnano e sostanziano l’evento”.
L’evento proseguirà fino al 27 settembre. Tutte le giornate si aprono alle ore 20.00 con i filmati d’archivio dell’Istituto Luce dedicati alle due ville e alle 20.10 con l’incontro che precede la proiezione del film del giorno, con ospiti registi, attori, produttori sempre introdotti dal direttore artistico Andrea Bruciati. Nella cornice del Pecile di Villa Adriana, dal 16 al 19 settembre, saranno proiettati film che, almeno in parte, vi sono stati girati. Ad inaugurare la kermesse stasera sarà il film di apertura Titus di Julie Taymor. Tratto da Titus Andronicus, la prima tragedia scritta da Shakespeare, il film, interpretato da Alan Cumming, Jessica Lange e Anthony Hopkins, narra le vicende del generale romano il cui nome dà il titolo all’opera. Seguirà giovedì 17 settembre il film La Balia. Partendo dalla novella di Luigi Pirandello, il film, che annovera un cast eccezionale composto da Maya Sansa, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Michele Placido, Elda Alvigini, Pier Giorgio Bellocchio ed Eleonora Danco, racconta la vicenda di una coppia dell’alta borghesia della Roma umbertina alla nascita del primo figlio. Tra la madre e il bambino non sembra svilupparsi alcun rapporto, al punto che è necessario rivolgersi a una balia, al cui seno, diversamente che a quello della madre, il piccolo si attacca. Questo fatto, inevitabilmente, modifica i rapporti tra i protagonisti, innescando gelosie e ripensamenti. Venerdì 18 settembre sarà la volta del film Notizie degli scavi, di Emidio Greco, che sarà proiettato con audiodescrizione e sottotitoli, a cura di Artis Project, in collaborazione con l’audiodescrittrice e dialoghista Laura Giordani. Sabato 19 settembre, infine, sarà presentata dal giornalista cinematografico Marco Spagnoli, la proiezione del film Dagobert, diretto nel 1984 da Dino Risi e con Coluche, Michel Serrault e Ugo Tognazzi, ambientato all’inizio del VII secolo, quando il re dei Franchi, Dagoberto, si reca a Roma da Papa Onorio per ottenerne l’indulgenza per i propri peccati. Intanto, in seguito a una congiura di palazzo ordinata dall’imperatore d’Oriente Eraclio, il papa viene sostituito da un sosia, un saltimbanco dai modi più libertini dello stesso re.
Dal 20 al 27 settembre la location si sposta nella suggestiva atmosfera del Gran Viale di Villa d’Este. Qui saranno proiettati film i cui registi sono anche artisti rappresentati da importanti gallerie d’arte e le cui opere fanno parte di importanti Musei di tutto il mondo o che si sono distinti in un ambito artistico diverso dal cinema. Tra i film qui proiettati, apre le danze Il racconto dei racconti, che sarà presentato, domenica 20 settembre, dal regista Matteo Garrone in un dibattito con la giornalista cinematografica Anna Maria Piacentini. Il film è la trasposizione cinematografica di tre novelle da Lo cunto de li cunti, raccolta di fiabe di Giambattista Basile pubblicata nei primi decenni del Seicento. La cerva, La pulce e Le due vecchie sono i titoli dei racconti che compongono la trama di un film che si muove tra animali fantastici, ambientazioni straordinarie, passioni e pulsioni che traggono origine dai bisogni primordiali dell’essere umano. Lunedì 21 settembre il critico cinematografico Federico Pontiggia animerà il dibattito con il distributore Gianluca Curti, per la proiezione di Lonesome Cowboys, diretto nel 1968 da Andy Warhol e un non accreditato Paul Morissey, una rivisitazione ironica del genere western, nella storia di un gruppo di scanzonati e teneri cowboy che giunge in un paese sperduto dell’Arizona. Martedì 22 settembre la proiezione de Il sale della terra, di Wim Wenders. Mercoledì 23 settembre è la volta di Jubilee, diretto da Derek Jarman, che sarà introdotto dalla critica cinematografica e presidente di Red Shoes, Anna Maria Pasetti. Giovedì 24 settembre la giornalista cinematografica Giulia Bianconi presenta Milk, lungometraggio di Gus Van Sant. Il film Eisenstein in Messico, del poliedrico regista inglese Peter Greenaway è quindi protagonista della serata di venerdì 25 settembre. Sabato 26 settembre sarà proiettato Big Eyes, di Tim Burton, presentato dal critico, direttore artistico e documentarista Steve Della Casa. Chiude la rassegna, domenica 27 settembre, La Ricotta, dal film a episodi Ro.Go.Pa.G. che sarà presentato dallo scrittore Francesco Crispino e dalla regista Giovanna Gagliardo. Pier Paolo Pasolini dirige Orson Welles, Mario Cipriani, Edmonda Aldini e Laura Betti in una storia ambientata alla periferia di Roma. Qui si sta girando un film sulla Passione di Cristo in stile manierista.
Queste le premesse di una kermesse che saprà regalare al pubblico grandi e intense emozioni.