Prende il via oggi la 26° edizione di MedFilm Festival. Nell’anno in cui l’inatteso ha bussato alle nostre porte, il MedFilm Festival ha trovato subito il modo per riconvertirsi e continuare ad emozionare il suo pubblico, fino al 20 novembre. Presieduto da Ginella Vocca e diretto da Giulio Casadei, la kermesse vedrà quest’anno la partecipazione di 70 film, in rappresentanza di 30 paesi, di cui 38 film in anteprima italiana, 4 film in anteprima internazionale, 1 film in anteprima mondiale. Il Concorso Ufficiale – Premio Amore & Psiche presenta 8 film, per un viaggio cinematografico tra le due sponde del Mediterraneo che toccherà alcuni aspetti cruciali della contemporaneità: l’emancipazione femminile attraverso lo sport nel documentario egiziano Lift Like a Girl di Mayye Zayed, l’emergenza abitativa e la forza dei legami familiari nello spagnolo La última primavera di Isabel Lamberti, le contraddizioni della Turchia di oggi, tra speculazione edilizia e traffico di droga, in Ghosts di Azra Deniz Okyay, la decolonizzazione del passato storico nel film-performance iracheno Sandlines di Francis Alÿs. L’iraniano Careless Crime di Shakram Mokri e l’israeliano The Death of Cinema and My Father Too di Dani Rosenberg, propongono caleidoscopiche riflessioni sul cinema, mentre il francese À l’abordage di Guillaume Brac ed il palestinese Gaza mon amour di Tarzan e Arab Nasser offrono due luminosi inni all’amicizia e all’amore.
Per il Concorso Cortometraggi – Premio Methexis e Premio Cervantes Roma, troviamo 21 film in competizione, provenienti da 18 Paesi dell’area Euro-Mediterranea, e diretti da 12 registe e 10 registi. Il programma affronta tematiche politiche e sociali, storiche e ambientali tra le più urgenti del nostro contemporaneo, dall’integrazione alla manipolazione dell’informazione, dalla gentrificazione dei centri storici alla rimozione nascosta della memoria.
Nel fuori concorso spiccano Nardjes A. 2019 di Karim Ainouz (prossimamente in sala con Reading Bloom), interamente girato con uno smartphone, segue una giornata nella vita dell’attivista algerina Nardjes Asli durante le proteste del 2019; Rouge di Farid Bentoumi, su una novella “Erin Brockovich” che si batte per la verità, e il corto Correspondencia, un’emozionante conversazione epistolare filmata tra Carla Simón e Dominga Sotomayor Castillo su maternità ed eredità familiare.
Di seguito il link del programma completo per vivere un evento all’insegna della pura emozione.