Il Museo Epicentro arricchisce la sua collezione d’arte

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Il Museo Epicentro di Barcellona Pozzo di Gotto, con sede nel borgo di Gala, arricchisce la sua collezione d’arte, già  composta da oltre 1200 mattonelle realizzate da artisti storici italiani e stranieri, con tre nuove opere due delle quali sono arrivate direttamente dalle Repubblica di Korea donate da due nomi celebri tra gli artisti emergenti e precisamente: Shin Ryang Seob (Corea del Sud), titolo dell’opera Soundscape_Map, (Fotografia, elaborazione digitale cm. 30×30, anno 2020), nella sua opera mette in evidenza l’illusione fatta dalla chimica fisica in azione dell’oggetto è un paesaggio trasformato e svelato attraverso il processo della scissura, dissoluzione, ricombinazione della piccola unità. Questo e i registri sensoriali dello stato alterato in continuazione e Bang Su-Koung (Corea del Sud) titolo dell’opera The spot (Fotografia, elaborazione digitale, cm.30×30, 2020) nelle sue opere mette in evidenza che al giorno d’oggi (in questo tempo postmoderno), la scienza, che nel tempo moderno era materialistica, costruisce invece un mondo fantastico occupando un posto che un tempo fu magia.

Nel passato gli incantesimi risolvevano il contrasto tra l’ansia della gente e i disastri naturali. La terza donazione è dell’autrice Abril Sigle, giovanissima e talentuosa che ha donato l’opera dal titolo Nello sciame (Fotografia, analogica e digitale, cm.30×30, anno 2020). Il suo lavoro si concentra sulla narrazione delle sue esperienze. In una rappresentazione diaristica della sua vita, il suo lavoro simboleggia la pandemia. La violenza con cui abbiamo trattato la natura ci ha restituito più violenza e caos con una forza maggiore. Abril Sigle è nata in Argentina e cresciuta in Spagna, attualmente studia fotografia presso l’Università di Westminster a Londra, da pochi giorni ha concluso il suo tirocinio formativo nella nostra città, presso la GALLERIA PROgetto CITTA’ diretta da Andrea Cristelli dove ha condotto una ricerca sul patrimonio culturale locale. Le opere donate al Museo Epicentro saranno esposte pubblicamente non appena sarà possibile visitare nuovamente i musei.

La pandemia ha messo in ginocchio  il panorama culturale ritenendo il suo ruolo marginale nella filiera produttiva ma, quando l’emergenza sanitaria finirà sarà proprio  la cultura a salvare il mondo.

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