Il nuovo appuntamento con la rubrica Il giro del mondo con gli Spirits ci porta nel Kentucky per riscoprire la storia del bourbon whiskey per eccellenza; vale a dire il Jim Beam del Kentucky che quest’anno festeggia oltre 200 anni di produzione.
La storia della famiglia Beam prende vita infatti a Clermont, nel 1795, per mano di Jacob Beam, un agricoltore che lavorava in un mulino e che elaborò la ricetta e il processo di distillazione. Da allora l’eredità è passata attraverso sette generazioni: Jacob, David, Jeremiah e Fred hanno affrontato e superato la Grande Depressione, due guerre e gli anni del Proibizionismo.
Ad oggi, è la dinastia più longeva di sempre nel mondo dei bourbon. Il loro Jim Beam White è il fiore all’occhiello della famiglia. Servirlo nel bicchiere è un ritorno al passato, con tutto il gusto di oggi. Invecchiato per almeno 4 anni, come da tradizione, Jim Beam White, da aprile 2020 distribuito in Italia da Stock Spirits, nasce dalla distillazione a bassa temperatura di un mix di cereali: granoturco, segale e orzo riempiono l’aroma dolce che svela sentori di vaniglia e fieno falciato, frutta secca, miele ed erbe aromatiche. In una doppia e lenta fermentazione, prende vita una miscela di straordinaria qualità, Sour Mash (mosto aspro), che si presenta con un gusto pieno e morbido, con note di rovere tostato e crema pasticceria, per lasciare un piacevole ricordo di resina al palato.