Torna il Cortile Teatro Festival; l’appuntamento è fissato per il 28 giugno ma questa non è un’edizione come le altre, perché quest’anno il festival diretto dal regista Roberto Zorn compie 10 anni e per festeggiare questo importante traguardo si moltiplicano le location che lo ospiteranno. Al Cortile del palazzo settecentesco Calapaj-D’Alcontres si aggiungeranno la spianata del Museo Regionale di Messina, dove andrà in scena il primo spettacolo, e un altro spazio che sarà rivelato, insieme con tutto il cartellone, nel corso di una conferenza stampa, in programma mercoledì 23 giugno. Il Festival avrà come media partner Rai Radio 1.
Si inizierà lunedì 28 con lo spettacolo dal titolo Quadri di una rivoluzione scritto e diretto da Tino Caspanello.
Questo è il modo in cui il Castello di Sancio Panza e il regista Roberto Zorn Bonaventura, direttore artistico del Festival, intendono reagire al silenzio che per due stagioni il covid ha imposto ai teatri di tutta Italia e di “sfruttare” il contributo che il Comune di Messina, in compartecipazione di Regione Siciliana e Ministero dei BB.CC., dà alla manifestazione nell’ambito del progetto “Kulturavirus”. Massima fiducia, dunque, nella creatività degli artisti e nella “fame” di spettacoli da parte del pubblico.
La decima edizione del CortileTeatroFestival vuole rilanciare in maniera dirompente e creativa il valore del teatro e della cultura partendo da artisti di fama nazionale e internazionale senza tralasciare compagnie di Messina apprezzate in tutta Italia: Teatro Pubblico Incanto, QuasiAnonimaProduzioni, Carullo-Minasi, Nutrimenti Terrestri e il Castello di Sancio Panza. «Abbiamo il vantaggio – dice Roberto Zorn Bonaventura – di operare in un territorio che in questo momento storico è di grande qualità teatrale e ciò consente a noi, come lo consentirebbe anche a chi opera istituzionalmente a Messina, di usufruire in partenza di una disponibilità di spettacoli, premiati e rappresentati anche all’estero, di grande qualità».
Fra gli eventi speciali del Festival dal 9 al 16 luglio avrà luogo un laboratorio, condotto da Michele Sinisi, famoso regista, autore e attore, che ha appena messo in scena a Milano la pièce dal titolo “La grande abbuffata” tratta dal film di Marco Ferreri. Si chiamerà “Showreel”.
«Lo showreel – spiega Sinisi – è il riassunto della carriera di un attrice/attore attraverso brevi spezzoni dei filmati che lo vedono coinvolto, i punti più significativi del suo percorso professionale in video. Lo si crea per presentarsi all’attenzione degli addetti ai lavori come registi e casting director. Io non ne ho mai avuto uno, nonostante la mia agente mi esorti continuamente a farlo. E lei ha ragione, è una mia pecca… mi riprometto di farlo subito. In ogni caso, sono sempre più consapevole del fatto che la vita reale, fuori dallo show, che gira intorno ai frammenti spettacolari, ciò che accade in mezzo, tra uno spezzone e l’altro di un percorso artistico, racconta storie più intense ed emozionanti del tentativo di rappresentarsi. È anche molto probabile che sia sempre stato così. Da qui nasce l’idea di SHOWREEL».
Queste le premesse di un’edizione carica di grandi emozioni.