Nei giorni scorsi è stato presentato, alla78esima Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia il film dal titolo EL OTRO TOM, che oggi sarà replicato, alle 19.30, in Sala Volpi, per accreditati e pubblico. L’opera tratta dell’uso smodato di psicofarmaci nei bambini avvalendosi di un tono intimista, in cui il legame tra una giovane madre e il suo bambino emerge come il nocciolo emotivo della storia. Alla diagnosi di disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività segue spesso la prescrizione di farmaci che tentano di controllare e calmare ma che, alla resa dei conti, non curano: la ricerca di una soluzione alternativa e il rischio di sfidare il protocollo con coraggio ma senza una soluzione certa sono emblematici in questa storia.
Elena è una madre single e dipende dai servizi sociali. Il figlio Tom ha problemi comportamentali e a scuola viene etichettato come ‘bambino problematico’. Il loro difficile rapporto è ulteriormente complicato da una figura paterna assente. In seguito a una diagnosi di disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, a Tom vengono prescritti degli psicofarmaci. Tuttavia uno strano episodio mette in allarme la madre in merito agli effetti collaterali. Quando la donna si rifiuta di continuare a somministrargli i farmaci, i servizi sociali minacciano di allontanare Tom da lei.
La storia di Elena è una storia comune a molte madri, che in un’epoca lontana venivano chiamate con l’appellativo di “madre coraggio”, ma non si trattava di semplice coraggio; il loro comportamento è dettato dall’amore moltiplicato all’ennesima potenza. Sono donne alla conquista di un mondo migliore per i loro figli. Per loro affrontano incredibili difficoltà e li superano, sempre con il sorriso sulle labbra. Per questo motivo sono da definirsi madri coraggio? No, sono semplicemente donne, che affrontano la vita con coraggio. Ed Elena rappresenta tutte loro. Queste le anticipazioni di una pellicola che promette di regalare incredibili emozioni.