“Terrasicca, 30/04/2019. Mia cara Arianna, non so se la scrivania di frassino su cui ho adagiato questa lettera riuscirà a sostenere il dolore da essa grondante quale manna dal sapore acre: il dolore dell’amore che fu. Leggendo queste parole, forse tornerai a tenere fra le tue braccia il mio cuore, come si fa con una trapunta quando il freddo pietà non ha; se così sarà, fallo con la cura che si conviene usare nei riguardi di un bambino, in questo sta l’amore…”
Inizia così il romanzo d’esordio di Dario Zizzo dal titolo Rivoglio i Matia Bazar, con Antonella Ruggiero, in uscita il 28 Febbraio per le edizioni Montag.
Inizia con una lettera mandata il 30 aprile del 2019 dal quarantottenne Agilulfo, aspirante scrittore, ad Arianna, la ragazza da cui è stato lasciato. in essa passa in rassegna i ricordi di gioventù vissuta negli anni Ottanta, quando al liceo simula una febbre che lo tiene lontano da scuola, spia della sua natura inconcludente che non cambierà neanche da adulto, quando, dopo aver rivisto la casa decadente e disabitata di una vecchia compagna di scuola, una volta da lui molto frequentata, si convincerà dell’impossibilità del suo sogno di recuperare il passato.
Agilulfo vive ora a Terrasicca, immaginario paese della Sicilia, ma chi è realmente Agilulfo? Chi si nasconde dietro Enzo, l’amico che, prima di trasferirsi lì, lo va a trovare di notte? da ricco diventato povero, in un Paese su cui da tempo è calata la cappa della crisi economica. Il lettore troverà personaggi sconosciuti, alcuni carichi di valore simbolico, altri famosi come il campione di “Superflash” Roby Rosi, Davide Astori, Lilli Carati, Bettino Craxi e Freak Antoni.
Sono queste le premesse del romanzo d’esordio di Dario Zizzo, che prima di svelare al pubblico l’esistenza di questo romanzo ha emozionato i suoi lettori attraverso due antologie nelle quali sono contenute due suoi racconti. Le antologie sono Vacanze e altri disastri del Cazzeggio Solidale e “Dentro una bolla- Adolescenza” del gruppo Facebook Sognalibro.
Grazie a “I Colori della Cultura” per la sua complicità”.