Si chiude questa settimana la prima parte del cartellone dell’undicesima edizione del Cortile Teatro Festival, diretta da Roberto Zorn Bonaventura.
Questa sera, alle ore 20.45 torna sul palco del Cortile Calapaj-D’Alcontres, Filippo Luna, protagonista de “Le mille bolle blu” diretto da Salvatore Rizzo. È la storia di Nardino e Manuele, barbiere di borgata il primo, avvocato il secondo: si conoscono, giovanissimi, nel salone da barba dove Nardino fa l’apprendista sotto lo sguardo del padre e Manuele è figlio di un cliente facoltoso. È l’inizio degli anni Sessanta, quello, per l’appunto, in cui Mina impazza con “Le mille bolle blu”. Destinati a ruoli sociali e familiari prestabiliti (quelli di mariti irreprensibili e di padri premurosi) i due portano avanti per trent’anni una storia di sentimento e passione che si nutre anche della clandestinità in cui viene vissuta, che ne è linfa e tormento al tempo stesso. Ma con l’attore palermitano non finisce qui: possiamo rivelare che sarà protagonista anche nella seconda parte del cartellone del Festival con una novità.
Domani, alle ore 21.30, sul palco dell’Area Iris, ci sarà un altro ritorno, quello della danzatrice coreografa messinese Gaia Gemelli che presenta “Alter_Azione/Metamorfosi” Al suo fianco ci saranno Carolina Parisi, Simona Rando, Martina Romano e Alice Sanni. Gemelli presenta così la sua creazione: «“A narrare il mutare delle forme in corpi nuovi mi spinge l’estro. O dei, se vostre sono queste metamorfosi, ispirate il mio disegno, così che il canto dalle origini si snodi ininterrotto fino ai miei giorni”.
Infine, lunedì 1 agosto, alle ore 20.45, si torna al Cortile Calapaj-D’Alcontres per lo spettacolo dal titolo “Tower speaks”,presentato dalle compagnie Agostina D’Alessandro/Expansive Being, che operano tra Bruxelles e l’Argentina. In scena la stessa D’Alessandro con Hernan Mancebo Martinez. “Towers Speaks” è un dialogo tra due corpi, tra la musica e la danza, tra due personaggi, tra un uomo e una donna, tra la mente e l’anima. Muovendosi in un’atmosfera piena di sofferenza, i ballerini sono in grado di costruire la nuova dimensione di una relazione. Agostina D’Alessandro, argentina, è arrivata in Europa nel 2002 per sviluppare la sua carriera ed estendere il suo stile di danza e la conoscenza del corpo. Il suo lavoro è sostenuto dalla Federation Wallonie Bruxelles e da Grand Studio.
Ultime battute, dunque, per la prima parte del Cortile Teatro Festival che, sin dalla sua prima edizione, non ha mai smesso di regalare incredibili emozioni.