L’undicesima edizione del Cortile Teatro Festival, diretta da Roberto Zorn Bonaventura, si avvia verso il gran finale. Sabato, alle 21.30, presso l’Area Iris, andrà in scena la pièce dal titolo “Minima mente blu”, scritta e diretta da Auretta Sterrantino.
“Minima mente blu” è un’altra prima assoluta del Festival, è interpretato da Giulia Messina e ha come sottotitolo “Accordi sintetici per una nudità d’essenza”. Perché? Sterrantino spiega così la messinscena nelle sue note di scrittura e di regia: «Tutto prende le mosse da uno spettacolo realizzato nel 2016 e dedicato a uno studio sul pittore Kandinskij e il musicista Schönberg. A distanza di anni torniamo sul tema per riprendere il cammino della Trilogia sull’Arte, che si concentra innanzitutto sull’urgenza che muove l’artista, sul confronto cui egli è chiamato nel corso del proprio processo creativo e, contemporaneamente, sulla relazione tra il suo mondo e quello esterno. La riflessione riparte in questo lavoro dal principio di necessità della “nudità” di fronte a noi stessi e agli altri e si concentra soprattutto sul conflitto che anima l’artista, attraversato dall’ansia di ricerca, dalla tensione verso il Sublime e dalla frustrazione che spesso ne deriva. La via percorsa si muove tra musica e colore, tra punto, linea, movimento e parola e lungo questo solco si agita Sibilla, ora incerta ora decisa, schiacciata da una parte dagli orrori di una guerra difficile da comprendere e dall’altra da un passato che la tormenta: che fare? Restare attaccati al passato o sfrondare tutto da ogni falsità e giungere alla pura essenza, alla nudità, intesa come ruvidità, assenza di fingimenti o filtri digitali con cui oggi modelliamo avatar che tanto poco ci somigliano? Essere in mi minore, azzurro chiaro, come il sogno che porta in sé il presagio dell’oscurità? O sintetizzarsi in sol diesis minore, blu, profondo e nostalgico, tendendo verso il cielo, verso la contemplazione oltre la fisicità? Tra “parole, lettere, numeri, frazioni, circostanze” proveremo anche noi, insieme a Sibilla, a declinare la nostra ricerca, un viaggio ardimentoso attraverso mille menzogne da svelare su “accordi sintetici per una nudità d’essenza”: MINIMA MENTE BLU».
Ma questo spettacolo non segnerà la conclusione del Festival, così come previsto nel cartellone. Il direttore artistico Roberto Zorn Bonaventura ha, infatti, annunciato una chiusura a sorpresa nelle stanze della villa della Tenuta Rasocolmo: “Come va a pezzi il tempo”, presentato dal gruppo Ultimi Fuochi Teatro di Spongano (Lecce), sarà uno spettacolo itinerante nelle varie camere per soli sei spettatori alla volta, con tre repliche al giorno, dal 30 settembre al 2 ottobre.
Non è ancora giunto il tempo dei saluti per il Cortile Teatro Festival, ma è ancora e sempre il tempo di lasciarsi avvolgere dalle emozioni.