Ospite al Museo Epicentro il notaio Andrea Bartoli

0
450

Dopo il ciclista Francesco Moser, la scrittrice Patrizia Zangla, il Sovrintendente dell’Archivio Centrale dello Stato di Roma Andrea De Pasquale, l’artista dei migranti Giovanni Iudice e di recente Antonio Presti mecenate e filosofo della Bellezza, questo pomeriggio, alle ore 18.00, si conclude la rassegna Impronta d’Autore 2022 organizzata dal Museo Epicentro.

Ospite il notaio Andrea Bartoli, fondatore di Farm Cultural Park, che riceverà ad Epicentro anche il Premio Trinacria Circolare 2022. Sarà l’architetto Rosario Andrea Cristelli, Direttore del Museo Epicentro, a dialogare con Andrea Bartoli, presentando l’ospite d’onore e invitandolo a lasciare il proprio “segno” presso il Museo Epicentro di Gala.

Andrea Bartoli sarà l’ultimo personaggio illustre siciliano, per quest’anno, che fisserà in maniera indelebile la sua “Impronta d’Autore” sulla mattonella d’argilla ideata da Nino Abbate che riceverà il premio Trinacria Circolare.

La nuova formella di terracotta con l’impronta di Andrea Bartoli andrà quindi ad arricchire la collezione d’arte contemporanea del Museo Epicentro.

Centro culturale di nuova generazione, già invitata alla Biennale di Architettura di Venezia e impegnata in diverse attività nazionali e internazionali di promozione anche del Ministero della Cultura, Farm Cultural Park è noto ormai ai maggiori media internazionali tra cui The Guardian e Vogue.

Andrea Bartoli è coordinatore regionale di Movimenta in Sicilia; un vero ambasciatore della Bellezza e della sostenibilità interculturale oltre che dell’integrazione partecipata tra arte, architettura e città. Come per il Museo Epicentro anche Farm Cultural Park nasce dal sogno condiviso di Bartoli con la compagnia di vita. Insieme, affrontando la diffidenza della moltitudine, hanno fondato una piccola comunità di sognatori che hanno immaginato una prima utopia: trasformare il centro storico abbandonato di Favara, in provincia di Agrigento, in una grande attrazione turistica e culturale. Oggi quell’utopia è realtà, è un fenomeno sociale e urbano con migliaia di visitatori che ormai arrivano ogni anno a Favara per visitare Farm Cultural Park.

Interi isolati del centro storico sono stati rigenerati e Favara non è più conosciuta come la città della mafia, dei latitanti, dell’abusivismo, ma come la città dei giovani, dell’arte, della sperimentazione. Favara oggi equivale a Farm Cultural Park. In ambito scientifico, Favara è diventata una piccola capitale mondiale della rigenerazione urbana. Per andare è nata pure la “Favara Società per Azioni Buone: Favara SpAB!” ovvero un modello utopico di società partecipata finalizzato al benessere comune. Non a caso abbiamo scelto simbolicamente una foto iconica di Andrea Bartoli con la bandiera degli Stati Uniti d’America, infatti proprio nel boom promozionale americano di Farm Cultural Park, grazie ad un Console italiano che aveva visitato i luoghi ormai esclusivi di Favara, arriva dall’amministrazione locale un ordine di demolire e rimuovere dai Sette Cortili delle bellissime installazioni di prestigiosi architetti internazionali. Ma l’America è andata oltre; ospitando Andrea Bartoli al Dipartimento di Stato Americano, facendogli visitare Washington DC, Pittsburgh e Detroit, si è impegnata a promuovere la Sicilia e “l’Utopia concreta” di Andrea Bartoli. L’urbanista e architetto Maurizio Carta https://www.instagram.com/maurizio.carta67/  definisce il fenomeno “multiverso di Farm” con le sue “dimensioni parallele”, come universi coesistenti fuori dal nostro spazio tempo. Dopo la prima “Galassia” di questo “multiverso di Farm” a Favara muove i primi passi anche Mazzarino con due “non luoghi della città” in cui sta operando la Farm: “The Embassy of Farm”, un luogo destinato alle attività di diplomazia culturale inaugurato il 7-8 gennaio 2022, e ” <https://www.plurals-broadenhorizons.com/> Plurals-broaden horizons”, limitrofo al primo, all’interno di Palazzo Tortorici, che è stato inaugurato il 24 giugno 2022 e che si propone di  diventare una nuova infrastruttura sociale e culturale per Mazzarino, con approcci transdisciplinari radicali, che si mette al servizio delle comunità, specie per i teenager, e si propone di riattivare il ruolo dell’architettura come catalizzatore sociale e motore di sviluppo di un territorio. Ci sarà anche Farm a Mandanici, un temporary di due anni in una meravigliosa abbazia del 1200. L’architetto Cristelli, visitando per la prima volta Farm Cultural Park, ha affermato: “non si può escludere che si possa pensare con Andrea Bartoli ad Epicentro l’idea di fondare una nuova Farm sul territorio circostante: mai mettere limiti alla possibilità di costruzione di nuovi luoghi della Bellezza.”

Un evento da non perdere dunque per scoprire insieme cosa fare e come agire per migliorare il territorio circostante.

RISPONDI

Scrivi il tuo commento
Inserisci il tuo nome