Dopo il successo del progetto Epic e di Nutrimenti in Periferia domani al Teatro dei 3 Mestieri prenderà il via “Tracce d’inchiostro”. Ad inaugurare la nuova stagione, alle ore 21.00, sarà la pièce dal titolo L’altro Mondo – Piccole storie di Cambiamento.
L’opera nasce da un’idea di Daniele Ronco e Luigi Saravo, che saranno anche i protagonisti di questo lavoro, ma allo stesso tempo anche dalla necessità di raccogliere in tempo reale le percezioni del pubblico in merito alla crisi climatica e tutte le sue implicazioni. Lo spettacolo intende ribaltare il rapporto fruitore-rappresentazione ponendo il pubblico e le percezioni dei temi ambientali al centro della pièce.
È un progetto che utilizza la performance artistica e lo storytelling per monitorare le impressioni delle criticità ambientali di un territorio coinvolgendo i cittadini ed elaborando soluzioni attraverso un percorso partecipativo di co-creazione.
Parallelamente alla performance realizzata con il contributo degli spettatori, lo spettacolo vede la collaborazione con Fabio Deotto, un autore che ha dedicato anni di ricerca sulla crisi climatica. La parte centrale dello spettacolo, infatti, sarà la trasposizione teatrale del libro intitolato “L’altro mondo – la vita in un pianeta che cambia”, incentrato sul viaggio durato due anni che ha visto Fabio spostarsi da un estremo del mondo all’altro per incontrare testimonianze dirette in merito alla crisi climatica.
Nello spettacolo sono narrate le tappe più significative di questo viaggio, i luoghi scolpiti nell’immaginario collettivo come paradisi terrestri: le Maldive, Miami, New Orleans, il villaggio di Babbo Natale e Venezia.
Luoghi che diventano simbolo di un mondo che l’essere umano si ostina a voler mantenere inossidabile, ma che ormai non esiste più.
L’Altro Mondo è supportato dal CNR, che si occupa di attivare i propri presidi territoriali per individuare le specifiche criticità dei singoli territori e per creare una rete diffusa che favorisca l’incontro fra il progetto artistico e i luoghi in cui verrà ospitato.
Prima dello spettacolo, alle ore 20.00, sarà inaugurata la mostra “Indomiti” di Lidia Muscolino.
L’artista, nata ad Antillo (Messina) ha vissuto gli anni Sessanta/Settanta a Roma dove, al fianco del pittore polacco Pirkoski e in rinomati circoli culturali, ha attinto ad esperienze artistiche che hanno lasciato una traccia importante nel suo viaggio attraverso la pittura. Numerose le mostre personali e collettive: oltre che in varie città d’Italia ha esposto a Parigi, New York, Roses (Spagna), l’Havana (Cuba). Le sue opere, recensite da scrittori, poeti, critici, giornalisti, hanno ottenuto notevoli successi e si trovano in collezioni pubbliche e private, anche all’estero.
È presente in vari cataloghi d’arte e riviste specializzate e ha illustrato diversi libri e pubblicazioni artistiche di vario genere. Il suo atelier, che è anche scuola di pittura, si trova a Messina. Ha creato un’esclusiva linea di vestiti, interamente cuciti e dipinti a mano, dal nome di “Manti d’Amuri”.
Queste le premesse di una stagione ricca di emozioni percettive e sensoriali.