Al via la XIII° edizione di Rendez vous, il festival dedicato al cinema francese

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Ci siamo! Si apre oggi presso il Cinema Nuovo Sacher di Roma RENDEZ-VOUS, il festival dedicato al Cinema Francese. La kermesse giunta alla XIII edizione, nasce da un’iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, all’insegna di un cinema libero e umanista. Il programma di quest’anno vede opere che mescolano intimo e politico, storie dai grandi personaggi, per lo più femminili, che sono motore e acceleratore del cambiamento.

A tagliare il nastro della XIII edizione di Rendez-vous sarà la pellicola dal titolo  MON CRIME – LA COLPEVOLE SONO IO diretto da François Ozon. Tratto da una pièce del 1934 di Georges Berr e Louis Verneuil, il ventiduesimo lungometraggio di Ozon è una scoppiettante e sofisticata commedia poliziesca che mette in scena situazioni rocambolesche, arricchite da dialoghi taglienti e ritmo incalzante. Una dichiarazione d’amore per la settima arte del cinéphile Ozon che, per questo film, guarda all’età d’oro della commedia americana e ai toni caustici del francese Sacha Guitry, regalando ai suoi interpreti, alle più giovani (le protagoniste del film di apertura Nadia Tereszkiewicz e Rebecca Marder sono state scelte da un comitato di giornalisti di stampa internazionale nella rosa dei 10 Talents to Watch di Unifrance, selezione dei talent  francesi più promettenti del 2023) come alle stelle del cinema francese, personaggi indimenticabili.

Sulla linea di 8 donne e un mistero e PoticheMon crime è una brillante riflessione sui rapporti di potere raccontata con umorismo attraverso personaggi femminili in rivolta contro le convenzioni sociali, pronte a battersi per i loro desideri e le loro aspirazioni. A dare vita a questa commedia poliziesca un cast stellare composto da Nadia Tereszkiewicz, Rebecca MarderIsabelle HuppertFabrice LuchiniDany Boon e André Dussolier.

MON CRIME – LA COLPEVOLE SONO IO arriverà in sala il 25 aprile distribuito da BiM DISTRIBUZIONE.

Ospite d’onore di questa XIII edizione, un’icona del cinema internazionale: ISABELLE HUPPERT.

Pluripremiata dai festival di tutto il mondo, dal 1970 ad oggi ha interpretato oltre cento film, lavorando con alcuni tra i più importanti registi di sempre.

L’attrice sarà a Roma con due film: LA SYNDICALISTE di Jean-Paul Salomé e MON CRIME di François Ozon. Isabelle Huppert, la donna che occupa un posto di primo piano nel cinema francese e in quello europeo, la perfezionista che accetta le sfide difficili da Hollywood all’Asia. Nella sua lunga carriera ha girato più di 140 film, diretta da grandi registi – Blier, Preminger, Chabrol, Téchiné, Godard, Jacquot, Cimino, Pialat, Haneke, Verhoeven – ma anche da tanti esordienti. Si svela sullo schermo e sul palco più di quanto non lo faccia nelle interviste parlando di se stessa. Accumulando i ruoli «si costruisce», come ha detto in un’intervista.

Vanta due Coppe Volpi a Venezia (per Un affare di donne e Il buio nella mente di Chabrol), due César (per Il buio nella mente e Elle di Verhoeven), un Golden Globe (sempre per Elle), un Bafta come miglior esordiente, due David di Donatello e due Prix d’interprétation féminine a Cannes per Violette Nozière di Chabrol e La pianista di Haneke. «Ci sono ruoli che fanno paura perché pensi che ti toglieranno tutto. È un errore: sono proprio questi che ti danno tutto», ha detto della sua Erika Kohut ritirando il premio a Cannes. Al fianco del regista JEAN-PAUL SALOMÉ e del compositore della colonna sonora BRUNO COULAIS, Isabelle Huppert presenterà LA SYNDICALISTE, film selezionato nella sezione Orizzonti di Venezia 79 che trae ispirazione dall’affaire Kearney e racconta la storia vera di Maureen Kearney, una battagliera rappresentante sindacale della centrale nucleare di una multinazionale francese. L’attrice incarna il ruolo di una donna tenace e fragile che, sola contro il mondo, si batte contro i poteri forti per salvare migliaia di posti di lavoro. Un thriller incalzante e magnetico che ci regala una potente riflessione sul potere e sulla disparità di genere.

Parte opposta, per tono e colore, nel film di Ozon MON CRIME – LA COLPEVOLE SONO IO: qui Huppert interpreta il ruolo di Odette Chaumette, una deliziosa e brillante stella del muto (in declino) pronta a tutto per ritrovare il successo. La donna irrompe nel racconto e con le sue battute veloci, la capigliatura rossa e uno stile flamboyante ispirato dalla divina Sarah Bernhardt, si riprende la scena.

LA SYNDICALISTE sarà in sala in autunno con I WONDER PICTURES.

MON CRIME – LA COLPEVOLE SONO IO sarà in sala dal 25 aprile con BiM DISTRIBUZIONE.

Il cinema di questa edizione ha vocazione per il viaggio. Che il terreno esplorato sia geopolitico, familiare o esistenziale, poco importa. L’esplorazione non promette scoperte, ma cerca senso e consapevolezza nell’ineffabilità del tempo presente.

ALAIN GUIRAUDIE  Il regista più libero e audace del cinema francese sarà al Festival Rendez-vous con il suo ultimo lungometraggio VIENS JE T’EMMÈNE, presentato in apertura nella sezione Panorama della Berlinale 72 e alla 41° edizione del TFF.

Il regista de L’Inconnu du lac torna con una commedia corale, dove spiccano le figure di un adorabile antieroe, interpretato da Jean-Charles Clichet, e una prostituta, Noémie Lvovsky, che fa della sua sessualità un atto sociale. Dissacrante, poetico e politico, il cinema di Guiraudie si prende gioco con intelligenza delle nostre paure e delle più recondite paranoie della nostra società, della follia del nostro vivere insieme, per firmare un film che è un’ode alla vita e al piacere.

Ad ALAIN GUIRAUDIE è dedicato quest’anno il viaggio speciale in Italia di Rendez-vous con tappe a Palermo, Bologna e Torino.

VIENS JE T’EMMÈNE da aprile sarà in sala con SATINE FILM.

ARNAUD DESPLECHIN torna al Festival Rendez-vous, per presentare, in anteprima italiana, FRÈRE ET SŒUR – FRATELLO E SORELLA.

Con quest’ultimo lungometraggio, selezionato in Concorso al Festival di Cannes 2022, Desplechin segna un nuovo capitolo dedicato alla riscrittura del suo romanzo intimo, una radiografia luminosa e sottile dei conflitti familiari. Il sontuoso duello di amore e odio, messo insieme dal cineasta, è affidato alla maestria di due grandi attori: Marion Cotillard Melvil Poupaud. La famiglia, l’ambivalenza dei sentimenti, Roubaix, la malattia, la morte, la letteratura: in Frère et sœur ritroviamo il condensato di tutto il cinema di Desplechin. Dramedy? Commedia terribile? Un viaggio tutto umano nel labirinto intricato dei non detti, per sentire il perdono e per raccontare, ancora una volta, il potere che ha l’arte di trasformarci.

FRÈRE ET SŒUR – FRATELLO E SORELLA sarà prossimamente in sala con MOVIES INSPIRED.

Arriva a Roma: LE LYCÉEN | WINTER BOY di CHRISTOPHE HONORÉ. Il film sarà presentato al Cinema Nuovo Sacher dal protagonista PAUL KIRCHER.

Nel suo quattordicesimo lungometraggio per il cinema, Honoré ci regala la sua opera più personale. Attingendo alla sua memoria, compone lo struggente ritratto di un adolescente, perduto, ribelle e della sua lotta per la vita. La narrazione è effervescente, caotica, epica come può essere quella di una giovinezza. Traccia un viaggio luminoso attraverso il lutto, che conduce alla scoperta di un sentimento di “fratellanza”, ma prima ancora all’epifania dell’amore. Con Le Lycéen, Honoré fa dell’educazione sentimentale un rimedio alla morte e uno strumento per trovare senso alla vita.

Il cineasta riunisce nel cast Vincent Lacoste (nel ruolo del fratello, brusco ma affettuoso) e Juliette Binoche (sublime nel suo ruolo di vedova) attorno al “corpo ribelle” del protagonista, l’esordiente Paul Kircher. L’interprete ventiduenne, figlio d’arte degli attori Irène Jacob e Jérôme Kircher, per questo ruolo ha vinto  la Concha d’argento per la migliore interpretazione al Festival di San Sebastián e ottenuto la candidatura ai César.

LE LYCÉEN | WINTER BOY uscirà prossimamente su MUBI.

ALBERT SERRA sarà a Roma per presentare PACIFICTION – TOURMENT SUR LES ÎLES, al Cinema Nuovo Sacher.

Choc cinematografico del 2022, chef-d’oeuvre, Pacifiction è stato salutato dalla critica come il film dell’anno. I due recenti César, uno per la miglior fotografia ad Artur Tort, l’altro al miglior attore per il protagonista, il magistrale Benoît Magimel, continuano il percorso di incoronazione di un film inclassificabile… Potente, audace, ermetico, grottesco, sublime, crepuscolare, iperrealistico, artificiale. Gli aggettivi si perdono, così come i tentativi di definizione. Si può coniugare un thriller politico con un saggio poetico? Il regista catalano sembrerebbe dire di sì, firmando un cinema modernissimo nel raccontare il tempo presente: quella magnetica calma che precede la tempesta. Incontro con un cineasta che ha deciso di spingere ai limiti la narrazione.

PACIFICTION – TOURMENT SUR LES ÎLES sarà in sala l’11 maggio con MOVIES INSPIRED.

Presentato nella sezione Un Certain Regard del 75° Festival di Cannes, arriva al Cinema Nuovo Sacher – in anteprima italiana – PLUS QUE JAMAIS della regista franco-tedesca EMILY ATEF.

Dopo aver diretto Trois jours à Quiberon e la serie Killing Eve, Atef firma un melodramma poetico e dalla sublime fotografia, ambientato nei fiordi norvegesi: un doppio racconto, quello di una donna che non vuole saperne della malattia che la condanna, e di una coppia che deve dirsi addio. Malgrado la tematica, spinosa e delicata, la cineasta delinea un mélo dolce e solare che evita ogni retorica grazie alla sensualità della sua messa in scena e alla luminosità e intensità dell’interpretazione di Vicky Krieps e Gaspard Ulliel. Proprio Plus que jamais è l’ultimo film per l’attore francese, scomparso nel 2022 all’età di 37 anni.

OPERE PRIME e SECONDE | Il culto per l’opera prima sembra essere ancora una nobile eccezione francese. Una politica pubblica e un articolato sistema di sostegni, che sostiene la scrittura e lo sviluppo delle opere prime e seconde, genera ogni anno una fucina di titoli sorprendenti. Il festival Rendez-vous, da sempre attento agli autori esordienti, anche quest’anno ne offre un assaggio con una selezione, eterogenea per temi e forme, che condivide però una vibrante energia di racconto.

LÉONOR SERRAILLE presenta a Roma – in anteprima italiana – UN PETIT FRÈRE.

Cinque anni dopo Jeune femme (in Italia Montparnasse – Femminile singolare), Caméra d’or al Festival di Cannes 2017, presentato al festival Rendez-vous, Léonor Serraille approda in Competizione Ufficiale a Cannes 2022 con UN PETIT FRÈRE, la storia di una famiglia di immigrati africani in Francia che si dipana dagli anni Ottanta fino ai giorni nostri. La saga, intima e impressionista, lontana dai cliché narrativi sull’immigrazione, si costruisce come un inno alla fierezza e alla libertà dei suoi tre protagonisti: una donna e i suoi due figli. Il racconto, procedendo per capitoli e per movimenti, fa perno sul magnifico ritratto di Rose, interpretata dalla rivelazione Annabelle Lengronne, una donna e madre che, insofferente a un modello convenuto, non abbandona mai la sua fiera indipendenza e la sua personale ricerca di felicità.

Nel suo secondo film, Serraille, sempre attenta all’equilibrio tra intimo e sociale, osserva i rapporti di fratellanza attraverso la lente del tempo che passa e ci conduce in un viaggio, intimo e agrodolce, tra rimpianti e speranze, nella contemporaneità, parlando di identità, sradicamento e integrazione.

UN PETIT FRÈRE sarà prossimamente in sala con TEODORA FILM.

JULIE LERAT-GERSANT presenta a Roma – in anteprima italiana – PETITES, selezionato al Festival di Locarno nella sezione Cineasti del Presente. Già attiva in campo teatrale, l’attrice Julie Lerat-Gersant esordisce alla regia con la storia di una adolescente ribelle che, rimasta incinta, viene mandata dal giudice in una casa famiglia. A dispetto del tema insidioso, la cineasta, forte della sua esperienza di un laboratorio condotto in un centro pubblico di assistenza alla maternità in Normandia, evita ogni retorica. Attraverso la cronaca vivace e ruvida, potente e commovente del quotidiano di queste giovani madri, il film ci parla di giovinezza, amicizia, maternità e di eredità familiare. E passo passo, senza mai abbandonare un certo realismo documentarista, si lascia trasportare dall’energia indomabile e luminosa della protagonista filmata nella corsa per la sua indipendenza.

PETITES sarà prossimamente in sala con SATINE FILM.

CLÉMENT COGITORE presenta al festival – in anteprima italiana – il suo secondo lungometraggio GOUTTE D’OR selezionato in Proiezione speciale alla Semaine de la Critique del 75° Festival di Cannes.

Artista e regista atipico, Clément Cogitore viaggia tra istallazioni video, regie di spettacoli e cinema. Dopo Ni le ciel ni la terre (2015), film inclassificabile sulla guerra in Afghanistan, torna alla fiction con un polar mistico che racconta di Ramsès – l’intenso Karim Leklou – un imbroglione riconvertito in medium, che vive nel quartiere di Barbès, cercando di alleviare, monetizzando, le sofferenze altrui.

Il regista esplora una Parigi totalmente inedita, il quartiere della Goutte d’Or, come fosse la mappa di una sinfonia urbana, dove la poesia si innesta e fiorisce sulla violenza sociale contemporanea. Calma e rabbia. Verità e manipolazione. Teso come un thriller, dapprima impregnato da un realismo documentaristico, il film poi respira la mistica del protagonista, perso in un universo magnifico e stregato che, nonostante la violenza e la ruvidezza, conserva la magia degli incontri e un certo umanismo.

Un film unico, inedito, che indica nuovi orizzonti di narrazione.

Ritroviamo Karim Leklou nel film POUR LA FRANCE, secondo lungometraggio di RACHID HAMI, presentato nella sezione Orizzonti di Venezia 79, e ora in arrivo al Festival Rendez-vous.

Dopo il successo de La Mélodie, il cineasta affronta il suo film più personale: la storia di suo fratello, morto in una prestigiosa scuola militare a causa di un terribile rito di iniziazione tra matricole. Il film si muove su tre continenti, come un atto di memoria che si ricostruisce, doloroso, frammentato, intenso. «Non è un film sulla giustizia – sottolinea il regista – ma un film su un destino francese ».

Pour la France va al di là del racconto autobiografico, celebra l’addio a un essere amato e riflette, senza retorica, sul ruolo della politica e sui desideri di una generazione di immigrati che ha sognato la terra promessa e rivendica il suo posto nella società francese.

Anteprima italiana per JACKY CAILLOU, opera prima di LUCAS DELANGLE, presentato nella selezione ACID del 75° Festival di Cannes.

Il cineasta, già assistente di Claire Simon, al suo primo film conquista la critica. Il racconto è semplice. In un villaggio di montagna di poche anime, perso sulle cime delle Alpi, vive il giovane protagonista, Jacky Caillou, con la nonna, una guaritrice magnetista apprezzata da tutti. Quando la donna comincia a trasmettere al nipote il suo dono, nella loro vita compare una strana ragazza…

Delangle mescola favola pastorale, cinema naturalistico e magico, in un racconto d’iniziazione, elegante e sensibile, che apre una porta sulle nostre paure e sui nostri desideri nascosti e soprattutto si interroga su ciò che possiamo fare di quello che la nostra vita ci offre come dono.

IL CINEMA FRANCESE OVVERO UNA DIVERSA IDEA DI COMMEDIA | Torna il focus dedicato alla commedia francese, che sorprende ogni volta, per la sua capacità di rinnovarsi nella forma rimanendo aderente ai temi della contemporaneità.

NICOLAS PARISER presenta a Roma – in anteprima italiana – LE PARFUM VERT, film di chiusura della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2022.

La storia inizia nella prestigiosa sala Richelieu de la Comédie-Française. Un attore è avvelenato e muore in piena rappresentazione. Martin, uno dei comédiens diventa il principale sospettato…

Tra commedia e spy story, il nuovo film del regista di Alice et le maire, seduce per fantasia, eleganza, combinando un’impeccabile coppia di attori, Vincent Lacoste e Sandrine Kiberlain, alle prese con una carambola di eventi. La commedia, mettendo insieme Tintin e Hitchcock, riflette sui fantasmi del fascismo e su un’Europa perseguitata da un passato traumatico.

LE PARFUM VERT sarà prossimamente in sala con MOVIES INSPIRED.

MARC FITOUSSI presenta a Roma – in anteprima italiana – LES CYCLADES.

Salutata dal successo di pubblico, la nuova commedia di Fitoussi è un divertente e agrodolce road movie, tutto al femminile, ambientato nella cornice delle isole greche.

Il regista di CopacabanaPauline détective e La Ritournelle, ancora una volta testimonia la sua passione per i bei ritratti femminili in questa commedia di attrici, basata sugli equivoci e i contrasti, che riflette sul tempo che passa, lieve e mai malinconica, affidata a un brillante trio di interpreti: Laure CalamyOlivia Côte Kristin Scott-Thomas.

LES CYCLADES sarà prossimamente in sala con MOVIES INSPIRED.

FOCUS | ALICE WINOCOUR | Il cinema ovvero la rivoluzione del corpo

Al cinema etereo e documentaristico insieme di ALICE WINOCOUR è dedicato il focus di quest’anno.

Il festival Rendez-vous presenta – in anteprima italiana – REVOIR PARIS, selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2022, insignito del premio Alice Guy 2023 per il miglior film realizzato da una donna, premiato con il César per la miglior attrice alla protagonista, Virginie Efira.

Al suo quarto lungometraggio, dopo Augustine (2012), Maryland (2015) e il futuristico Proxima (2019), tutti passati a Rendez-vous, Alice Winocour torna ad offrire al pubblico un potente ritratto femminile, un’opera luminosa sul delicato processo di ricostruzione di una donna sopravvissuta a un attentato. Creando un parallelo tra memoria intima ed esperienza collettiva, Winocour racconta il risveglio di una comunità e di una città, Parigi, e firma così il suo film più personale, ispirato alla tragedia vissuta dal fratello, scampato all’attentato del Bataclan del 2015.

REVOIR PARIS sarà in sala dal 15 giugno con MOVIES INSPIRED.

Il focus riporta in sala MARYLAND | DISORDER – LA GUARDIA DEL CORPO, secondo film di Winocour, un thriller affidato alle interpretazioni forti di Matthias Schoenaerts e Diane Kruger, presentato nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2015.

PETIT RENDEZVOUS | L’Institut français Centre Saint-Louis ospita lo speciale Rendez-vous destinato ai più piccoli. Una ventata di buonumore concentrata nei due titoli presentati, entrambi in anteprima italiana.

LE PETIT PIAF di GÉRARD JUGNOT

Il popolare regista e attore francese torna con una commedia musicale, ambientata sulle spiagge de La Réunion, che celebra l’amicizia e l’empatia, il riscatto e l’importanza della trasmissione del sapere. Protagonisti: il piccolo Nelson, che sogna di diventare un grande cantante, e Pierre, un celebre e disincantato chanteur, interpretato da Marc Lavoine, attore anche lui, prima di passare con successo alla musica.

LE PETIT PIAF sarà dal 20 aprile in sala con NO.MAD ENTERTAINMENT.

LE NOUVEAU JOUET di JAMES HUTH

Rilettura divertente e originale del film di culto degli anni Settanta Le Jouet (Professione… giocattolo) firmato da Francis Veber, una scoppiettante commedia con lotta di classe in vista, interpretato da Daniel Auteuil e Jamel Debbouze. Dopo aver finalmente trovato un lavoro in un grande magazzino come guardiano di notte, Sami diventa il capriccio del figlio dell’uomo più ricco di Francia, deciso a fare di lui giocattolo speciale da portare a casa.

LE NOUVEAU JOUET sarà prossimamente in sala con EUROPICTURES.

Questi i titoli che allieteranno il pubblico romano in questi ultimi giorni di marzo.

Il  festival si concluderà lunedì 3 aprile.

 

 

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