Addio alla scrittrice Michela Murgia

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È morta ieri, all’età di cinquantuno anni, la scrittrice Michela Murgia. A portarla via al mondo e al panorama letterario un carcinoma renale al quarto stadio. Ha vissuto gli ultimi mesi in un continuo elogio della vita, portando avanti le sue idee e le sue battaglie con tutta la positività che la caratterizzava.

Un elogio che non nasce con la scoperta della malattia ma dalle innumerevoli esperienze di vita vissuta con coraggio e ottimismo,  che l’hanno forgiata, diventando per molti un esempio.

In una sua recente intervista a Vanity Fair ha detto “E’ il tempo migliore della mia vita.  Visto da fuori non lo è: ho il cancro, ho il tempo contato, come tutti del resto, ma io ho il conto più breve. Dovrebbero essere elementi di non felicità. Ma invece non conta il cosa, conta il come. E in questo momento io posso scegliere il come. Non ho paura della morte. Ho paura del dolore. Naturalmente parliamo della morte mia. Se si ammalasse uno dei miei figli, non sarei così serena”.

Definita dalla stampa paladina dei diritti ha più volte parlato della sua famiglia ideale, la famiglia queer, che lei da tempo aveva sposato. Un modello di vita fatto non da vincoli di sangue, ma basato su un affetto sincero e profondo, di persone che si scelgono ogni giorno.

Idee che possono sembrare rivoluzionarie, alternative, singolari e stravaganti in una società tradizionalista, ma che al contrario sanno di libertà, quella libertà a 360° che ognuno di noi dovrebbe ricercare nella propria vita per essere felice. Un sentimento che non dovremmo mai smettere di cercare. Un sentimento donatoci direttamente dal nostro Creatore.

La vita è un viaggio di crescita in cui non importa la meta, o il bagaglio che ti porti dietro, ma ciò che incontri sul tuo cammino e come questo influisce sul tuo cambiamento.

Michela Murgia questo lo sapeva bene e lo ha espresso, con ben altre parole, in molte occasioni.

Ma se è vero che non si muore mai sul serio fintanto che si vive nel ricordo  di chi ci ha amato allora lei non ci lascerà mai, sempre presente tra le pagine de suoi libri.

Ciao Michela, grazie per averci regalato un pò del tuo tempo. Non ti dimenticheremo mai.

 

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