Il Generale Alessandro Butticè presenta il volume Io, l’Italia e l’Europa

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Dopo il successo della sua prima presentazione a Vibo Valentia, il generale della Guardia di Finanza in congedo Alessandro Butticé, presenterà, venerdì 10 novembre a Roma, il suo libro dal titolo “Io, l’Italia e l’Europa. Pensieri in libertà di un Patriota italiano-europeo” edito da Le Colibrì, i cui proventi derivanti dalle vendite  saranno interamente destinati all’Operazione Mato Grosso e allo Sportello Anti-Stalking del Codacons.

Il volume sarà presentato presso l’Associazione Stampa Romana (Piazza della Torretta, 36 – 00186 Roma), in occasione della tavola rotonda dal titolo “L’Italia, l’Europa e…”. Dopo i saluti iniziali di Antonio Ranalli, Presidente Consulta Uffici Stampa dell’Associazione Stampa Romana e di Tiziana Di Simone, Autrice e conduttrice di Caffé Europa di Radiouno Rai, i lavori, moderati da Lorenzo Pisoni, della Consulta Uffici Stampa dell’Associazione, interverranno: i celebri giornalisti televisivi Franco Bucarelli e Paolo Di Giannantonio; la giornalista (fondatrice e editrice di 13 giornali) e Presidente degli italiani in Spagna, Paola Pacifici Rosi; il vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, Roberto Rossi; Cristina Adducci, dello sportello Anti-stalking del Codacons; Mario Adua, dell’Operazione Mato Grosso. Per iscriversi: circoloesperia@gmail.com

Cosa significa essere Patriota nel 2023? Si può essere patriota italiano senza essere anche patriota europeo? Si può credere nell’unità europea senza essere europeista da piedistallo o radical chic? E si può essere patriota senza essere sovranista? Com’è vista l’Italia dall’Europa, e come è vista l’Europa dall’Italia? Le percezioni rispettive corrispondono sempre alla realtà?  L’Italia è solo patria di mafie e corruzione, o anche esempio virtuoso della lotta alle frodi, alla corruzione ed alla criminalità internazionale?  Si può parlare di “mondo al contrario” nel rispetto di tutti i diritti e i doveri sanciti dalla Costituzione, senza neppure dimenticarsi del “sistema” scoperchiato da Luca Palamara? Com’è vista dall’Europa la giustizia italiana, e perché su di essa dovrebbe accendersi un faro europeo? Si può essere fieramente italiani ed europeisti, senza essere identificati come inaffidabili frodatori, e adepti della tecnocrazia delle élites?

Perché l’Italia spende molto per la vigilanza delle frontiere esterne dell’Ue, ma incassa meno dei Paesi Bassi? Il Qatargate è solo un episodio corruttivo o un attacco alla democrazia europea? Si può pubblicare un libro dove si parla di tutto e di tutti, bene e male, a seconda dei meriti e demeriti, pur sempre nel rispetto dei diritti di tutti? A queste ed altre domande, che molti italiani si pongono sull’Europa, e molti altri cittadini europei si pongono sull’Italia, l’Autore ha cercato di dare risposta con questa raccolta di scritti, interviste e pensieri “italiani-europei”, che vanno prevalentemente dal 2018 a qualche mese prima della pubblicazione. Queste le premesse di un’interessante dibattimento in cui si troverà a molte delle domande che da anni si pongono gli italiani.

 

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