A volte ci sono storie di gente comune, e al contempo eccezionale, che senza volerlo segnano la storia dell’umanità. Sono storie che difficilmente arrivano a noi, a meno che non divengano il tema principe di un romanzo e trovino la via per arrivare al pubblico.
Questo è stato anche il percorso di Virdimura, la prima donna medico nella storia dell’umanità.
A portare alla luce la sua travagliata esistenza è stata la scrittrice Simona Lo Iacono, la quale domenica scorsa in un assolato pomeriggio primaverile ha presentato nell’incantevole foyer del Teatro Mandanici di Barcellona P.G, il suo ultimo romanzo dal titolo Virdimura, edito da Guanda.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Fidapa-sezione di Barcellona Pozzo di Gotto in collaborazione con la casa editrice Smasher presieduta da Giulia Carmen Fasolo.
Ad accoglierla nel foyer del teatro Mandamici di Barcellona Pozzo di Gotto, l’assessore Angelita Pino che dopo i saluti istituzionali l’ha affidata alla Prof.ssa Mariella Sclafani, avvolta dall’abbraccio del pubblico.
E così, domanda dopo domanda, Simona Lo Iacono ha consegnato ai presenti il ritratto di una donna che, vissuta nel 1300, ha avuto il coraggio di seguire le proprie inclinazioni e rivoluzionare il corpo medico dell’epoca realizzandosi in un campo, fino a quel momento, di esclusivo appannaggio maschile aprendo così le porte della professione medica anche alle donna.
In un tempo non facile per la donna, in cui anche anche i diritti sinora conquistati vacillano, il messaggio di Virdimura arriva forte e chiaro: non bisogna arrendersi mai, anche quando tutto sembra contro perché è proprio in quei momenti che si dimostra il vero coraggio.