Interpretare l’Antico: inaugura la IV ed. la pièce Crisotemi Hikikomori ad Argo

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Ci siamo. È tutto pronto per la quarta edizione di Interpretare l’Antico, in programma dal 2 al 29 settembre nello splendido scenario del Teatro della Nike del Parco Archeologico di Naxos Taormina.

Diretto da Gigi Spedale la kermesse si compone di sei spettacoli in cartellone. Si parte lunedì 2 settembre con “Crisòtemi – Hikikomori ad Argo” di Francesco Randazzo e con Alessandra Fazzino. Si chiude il 29 settembre con gli eventi speciali di “Fare Scena” in ambito della XIV edizione di NaxosLegge.

La rassegna, dedicata a spettacoli ispirati al Mito, diretta da Gigi Spedale, è organizzata dalla Rete Latitudini con il contributo della Regione siciliana, in collaborazione con il Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano e di NaxosLegge, diretto da Fulvia Toscano.

Il festival è parte integrante del più ampio progetto Comunicare l’Antico ed è sostenuto dal contributo di ERSU Messina, con il patrocinio non oneroso del Comune di Giardini Naxos e la collaborazione del COSPES e del DAMS dell’Università di Messina.

Il ciclo di eventi sarà inaugurato lunedì 2 settembre alle 21.30 con “Crisòtemi – Hikikomori ad Argo” (produzione Nutrimenti Terrestri), di Francesco Randazzo, con protagonista Alessandra Fazzino, che ne firma anche la regia.

Crisòtemi è una delle figlie di Agamennone e Clitennestra, sorella di Elettra, di Ifigenìa e di Oreste. Di fatto un personaggio minore della saga degli Atridi. Crisotemi è la scomparsa, la dimenticata. Sfiorata dal racconto del mito, menzionata di sfuggita, praticamente cancellata. La sua colpa? Non essersi schierata nella faida familiare, aver rifiutato la violenza e la storia crudele della sua famiglia.

L’autore la immagina chiusa nella sua stanza del palazzo di Argo, le cui pareti sono di cristallo. Noi la immaginiamo rinchiusa nella sua camera, appartata dal mondo, in una solitaria e perenne osservazione e fuga dalla realtà.

Vediamo Crisòtemi dentro un quadrato, racchiusa dalle pareti virtuali che la sua mente ha creato, rapportarsi con dei personaggi che vivono nella sua testa, impegnata in un dialogo continuo con i suoi fantasmi, che la assillano ma che anche la accompagnano in questo luogo solitario. Si racconta e ci tocca il cuore con la sua fragilità di persona che ha perso tutto, ma non la speranza di un cambiamento.

Per questo spettacolo sarà attivo il servizio di interpretariato nella lingua dei segni LIS.

Il secondo appuntamento sarà venerdì 6 settembre alle 21.30 con “Vello è possibile” (Produzione Babel), di e con Sofia Muscato e la regia di Chiara Muscato.

Martedì 10 settembre alle 21.30 andrà in scena “I Menecmi – come l’ottone e l’oro” da Tito Maccio Plauto (produzione VAN verso altre narrazioni APS – ETS), con la regia di Collettivo VAN e protagonisti Andrea Pacelli, Ivan Graziano, Gabriele Manfredi, Andrea Palermo, Federica Cinque, Riccardo Rizzo, Gabriele Rametta e Andrea Di Falco

Seguirà, martedì 17 settembre alle 21.30 “Teras, Tiresia” (nuova coproduzione Bottega del Pane – Teras Teatro) di Valeria La Bua, che cura anche la regia insieme a Davide A. Toscano, con protagonista l’attrice Rita Fuoco Salonia, apprezzatissima interprete della versione corta dello stesso spettacolo, a Naxos nell’edizione 2023.

Nell’ambito della 14^ edizione di NaxosLegge, promossa dall’Assessorato regionale BB. CC. e Identità Siciliana e dal CEPEL Centro per il Libro e la Lettura, si terranno tre eventi speciali. Sabato 21 settembre alle ore 21.00 lo straordinario spettacolo “Venere e Adone” di e con Roberto Latini e le musiche dal vivo di Gianluca Misiti.

Domenica 29 settembre alle 19.30, a ingresso gratuito, per “Fare Scena”, la cerimonia di consegna del “Premio l’Ombra di Dioniso 3^ ed.” a Spiro Scimone e Francesco Sframeli, che sarà preceduta alle 18:00 dalla performance teatrale “La seduzione dei mulini a vento” con protagonisti Dario Tomasello e gli studenti del DAMS di Messina.

Queste le parole della Direttrice del Parco archeologico Naxos Taormina Gabriella Tigano: “Sono molto orgogliosa di “Interpretare l’antico”, la rassegna di teatro classico al Parco: una sfida iniziata quattro anni fa, condividendo la passione per le Arti: il teatro classico, la musica, la poesia, la letteratura.

Una kermesse ricca di emozioni senza fine alle quali lasciarsi andare.

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