Mario Incudine inaugura il Nuovo Teatro Scaletta, nel segno della rinascita

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Fervono i preparativi per l’inaugurazione del Nuovo Teatro Scaletta, a Scaletta Zanclea, che avrà luogo lunedì 23 dicembre alle ore 18.00.

A tagliare il nastro di partenza di questa prima stagione, organizzata da Nutrimenti Terrestri, diretta da Maurizio Puglisi, sarà la pièce dal titolo PARLAMI D’AMORE di Costanza DiQuattro, interpretato da MARIO INCUDINE e diretto da Pino Strabioli.

Prima della rappresentazione, alla presenza del sindaco, Dott. Gianfranco Moschella e della sua Giunta, Maurizio Puglisi presenterà brevemente il cartellone di questa prima stagione che prevede spettacoli di prosa, musica, teatro ragazzi e circo contemporaneo da gennaio a maggio 2025.

“Penso che un amministratore debba sempre essere illuminato da generosità e lungimiranza. – ha affermato il sindaco di Scaletta Gianfranco Moschella – E’ per generosità che abbiamo deciso di aprire le porte del nostro teatro grazie ad un avviso pubblico, affidandolo così ad un organismo teatrale di alto spessore quale è Nutrimenti Terrestri, per mettere a fattore comune una struttura magnifica che ha una sua storia ed un suo perché. Questo spazio nell’ottobre del 2009 è stato spettatore cinico di quella tragica alluvione in cui persero la vita diciassette persone ed oggi diventa il simbolo della vita e della rinascita di un’intera comunità che, con lungimiranza, vogliamo coinvolgere grazie alle attività culturali e teatrali proposte, educando al Teatro e alla Bellezza. E non potevamo inaugurare in modo migliore, lo faremo con lo spettacolo “Parlami D’amore” interpretato da Mario Incudine, artista straordinario che ci aiuterà a dare un segnale tangibile di rinascita, con l’augurio che Scaletta, con il suo Nuovo Teatro, diventi un punto di riferimento per le attività teatrali”.

Si apre, dunque, con Mario Incudine il sipario del Nuovo Teatro Scaletta. La pièce porta in scena la  straordinaria evoluzione chela produzione musicale italiana affrontò tra il 1918 e il 1940. La nascita della radio, mezzo principale della propaganda fascista, contribuì anche ad ampliare il pubblico degli ascoltatori e a diffondere sensibilmente la musica all’interno delle case italiane rendendola un “affare” comune e condiviso. Se da un lato si ramificava la musica fomentata dal fascismo, megafono di sentimenti patriottici, familiari e lacrimosi, dall’altro si diffondeva, in rotta con le direttive dittatoriali, una musica d’oltreoceano, brillante e ironica. Sottobanco, come bische clandestine, nascevano lo swing e il jazz che ben presto entrarono a far parte di una realtà italiana che remava controcorrente attraverso la musica. Con questo spettacolo, e con il racconto di alcuni dei pezzi più belli di quegli anni, va in scena non soltanto uno spaccato di storia della musica italiana ma soprattutto uno spaccato di “storia patria”. Poiché la musica, da sempre, diventa il paradigma di una nazione e di un pensiero. L’Italia canticchiò vent’anni Giovinezza ma all’alba del ‘45 tuonò convinta Bella ciao. Mario Incudine, accompagnato da Antonio Vasta al pianoforte e alla fisarmonica, ci porta dentro questo viaggio fatto di musica e parole, di tenerezza e di ironia, di amarcord e di aneddoti che raccontano un pezzo della nostra storia. Sotto la guida di Pino Strabioli, artista da sempre sensibile al teatro canzone, la verve e la capacità istrionica di Mario Incudine è al servizio di uno spettacolo che vuole essere anche un omaggio alla canzone d’autore di quegli anni, un repertorio poco battuto, ma ricco di fascino e di bellezza, con testi modernissimi, melodie indimenticabili e armonie ardite. Un “materiale” da riportare a galla e da incorniciare.

Si apre, dunque, nel segno della musica il Teatro Scaletta, un posto in cui spettacolo dopo spettacolo si custodiranno tutte le emozioni e le sfumature della vita, nel segno della rinascita.

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