Ho meditato a lungo se scrivere o meno quest’articolo, non perché non volessi parlare di Giuseppe Puliafito, al contrario non volevo che lui diventasse solo la “notizia”.
Adesso che i riflettori si sono parzialmente spenti su di lui posso dare voce al mio personale ricordo. Si potrebbe obiettare che sia arrivata tardi sulla notizia, ma, non essendo una cronista, non importa.
Quando è nato 24live io già collaboravo con messinaoggi, ma ho sempre seguito questa testata perché raccontava la mia città in modo obiettivo, portando in luce non soltanto ciò di cui è manchevole ma anche e soprattutto i pregi, punti di forza da cui ripartire. Perché ancor prima che un giornalista, Giuseppe Puliafito era un uomo che amava profondamente la sua città.
Ieri, durante l’omelia, si è parlato a lungo della sua empatia, del suo modo di raccontare la notizia, “vivendola” in prima persona, senza la frapposizione di alcun filtro, per poi donarla ai suoi lettori, catturando così il loro cuore.
E se è vero che non si impara soltanto dai propri mentori, perché ogni persona che attraversa la nostra vita la arricchisce lasciando un pezzetto di sé, allora ti dico Grazie Giuseppe. Con te Barcellona non ha perso soltanto un professionista della comunicazione, ma un pezzo del suo cuore. Il tuo ricordo rimarrà per sempre indelebile in ognuno di noi.
Ciao Giuseppe.