Lo scrittore Nino Genovese torna al suo pubblico con il racconto Sola per me

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Sicilia 1950. Un omicidio, un ispettore, un unico sospettato e un mistero da svelare. Questi gli elementi che caratterizzano il nuovo racconto di Antonino Genovese, dal titolo Sola per me, edito da Delos Digital, sezione Crime.

L’opera si apre con un inquietante omicidio dai contorni poco chiari.

 La vittima è Rosa Biondo, una prostituta d’alto borgo che, per i suoi modi raffinati era conosciuta da tutti come L’aristocratica. Ad occuparsi del caso è l’ispettore Vietri, un uomo che lungo la strada ha conosciuto già troppa malvagità per guardare al proprio futuro con fiducia.

E per lui questo non è un caso come gli altri; Vietri conosceva bene Rosa, in passato l’aveva anche frequentata. È per tale motivo che la sua scomparsa lo lascia perplesso. Era una donna che, nonostante la professione, conosceva bene i propri limiti. Allora perché l’avevano uccisa?

Una domanda che non conosce risposta, almeno fino a quando non arriva il referto del medico legale.

Caratterizzato da un’atmosfera cupa, che fa da specchio ai personaggi, il lettore viene immediatamente inghiottito da una storia che non gli lascerà scampo se non quello di arrivare fino in fondo, ma dopo niente sarà più lo stesso.

Ancora una volta dalla penna di Nino Genovese nasce una storia che indaga i più intimi risvolti dell’animo umano, dando vita ad una vicenda in cui si respirano le più diverse e intime sfumature delle emozioni.

Rabbia, disgusto e pena per i soggetti coinvolti si rincorrono come in un fiume in piena, e come in un fiume in piena non si raggiungono mai. Perché tutto scorre seguendo un proprio percorso, ai più sconosciuto.

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