Da domani al cinema La bocca dell’anima, esordio di Giuseppe Carleo

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Esce domani, 26 settembre, nelle sale cinematografiche italiane, La Bocca dell’Anima, opera prima del regista palermitano Giuseppe Carleo, prodotto da Favorita Film in associazione con El Deseo.

Il film, distribuito in Italia da Artex Film, e ispirato ad una storia vera, racconta l’oscuro trauma che si cela nell’anima di Giovanni Velasques. Tornato nel suo paese natale, un piccolo villaggio arroccato fra le aspre montagne di una inusuale Sicilia innevata, Giovanni incontra una vecchia maara che, per liberarlo da quel dolore, lo inizia all’arte della magia.

Il film, dal piglio antropologico, scava nella memoria siciliana, esaltando il linguaggio della magia popolare e raccontando per la prima volta il percorso attraverso cui un uomo diventa mago in questa cultura rurale, fino a quando la sua autorevolezza lo porterà a scontrarsi con le altre due facce del potere: la Chiesa e la mafia.

Con un cast siciliano di eccellenza, il film vede come protagonista accanto all’attore italo-iraniano Maziar Firouzi (Giovanni Velasques), Marilù Pipitone nel ruolo della moglie, Serena Barone (Le Sorelle MacalusoBaarìa) che interpreta la maga, Maurizio Bologna, recentemente scomparso (Boris Giuliano, Màkari, La mafia uccide solo d’estate, Il commissario Montalbano) nel ruolo del prete antagonista del mago, e altri volti noti al teatro siciliano e volti nuovi al grande schermo, abilmente esaltati dal regista.

Il film ha visto inoltre coinvolte maestranze locali ed ex allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia dove Giuseppe Carleo ha studiato recitazione prima e regia del documentario dopo, tra cui il direttore della fotografia Leone Orfeo, la scenografa Laura Inglese, il montatore Riccardo Cannella, il fonico di presa diretta Andrea Sileo, la sound designer Silvia Orengo, il fonico di mix Carlo Purpura e il produttore delegato Elio Cecchin.

Dopo Palermo il film verrà presentato da regista e cast il 27 settembre a Bologna (Nuovo Cinema Nocella), il 28 Milano (Centrale) ed il 30 a Roma (Cinema Farnese)

Ancora una volta il cinema si conferma essere il mezzo più adatto per riscoprire e riappropriarsi delle proprie origini.

 

 

 

 

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