Cesv Messina: appello ai donatori di sangue

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“La carenza di sangue è oggi una emergenza che si somma all’emergenza Coronavirus”, questo l’appello di  Francesco Previte, componente del Consiglio Direttivo del Cesv Messina e presidente dell’Avis comunale di Messina. “Non a caso anche dal Ministero della Salute è stata avviata una campagna ad hoc, ‘Emergenza sangue. Si può donare in sicurezza e puoi salvare una vita. Non fermare la solidarietà’, e sono state diffuse tutte le informazioni necessarie (https://www.centronazionalesangue.it/).

A tal riguardo, sul  territorio nazionale  le associazioni si stanno adoperando con totale abnegazione e, pur nelle difficoltà di questo periodo, hanno rafforzato il proprio impegno”.

Una mappa con i contatti delle associazioni del Messinese dedicate alla raccolta di sangue e plasma si trova nell’opuscolo scaricabile gratuitamente dal sito del Cesv Messina (https://cesvmessina.org/download/opuscolo-donazione) e prodotto di recente dai giovani impegnati nel progetto di servizio civile.

Da ricordare anche la campagna #iostoattentomadono del Gruppo Fratres nazionale che  focalizza la sua attenzione su un’altra emergenza che deve interessare l’Italia, antecedente il  Coronavirus ma ugualmente importante e  riguardante oltre 1.800 pazienti che necessitano di terapie basate sul sangue; in più casi terapie non differibili, e che in questo periodo le donazioni sono diminuite mettendo in serio pericolo la vita di chi ne ha bisogno.

Specifico anche l’appello dell’Avis regionale: “Ogni giorno i nostri pazienti talassemici in Sicilia necessitano di trasfusioni di sangue, ed in questo momento così grave per il Paese è indispensabile da parte di tutti un’assunzione di responsabilità”.

Ad oggi sono numerose le iniziative  avviate da parte delle organizzazioni di volontariato del Messinese che operano nel settore e garantiscono il massimo rispetto delle procedure di sicurezza della salute del donatore e dei riceventi, a partire dalle obbligatorie prenotazioni delle donazioni, necessarie per un flusso controllato nelle varie sedi di raccolta.

Il Gruppo Fratres di Letojanni farà una raccolta di sangue domenica 22 marzo dalle ore 8 alle ore 12 nella sede dell’Unità di raccolta di Letojanni in Via Monte Bianco presso l’ex centro diurno ed un’ulteriore raccolta è stata fissata per venerdì 27 marzo. L’appuntamento del 27 marzo è “fuori programma”, ma è stato aggiunto – come spiega Carmelina Micalizzi, presidente del Gruppo Fratres di Letojanni – “per venire incontro alle richieste del Centro Trasfusionale di Taormina per far fronte al crescente fabbisogno di sangue di questi giorni”.  Nel rispetto delle regole di sicurezza si potrà donare solo su prenotazione (si prenota telefonando al 3319484787). Gli spostamenti per donare sangue sono consentiti, a condizione di avere con sé sia l’autocertificazione sia la conferma della prenotazione che verrà inviata ai diretti interessati da parte dei volontari.

Sarà invece domenica 29 marzo dalle ore 7:30 alle ore 11:00 la raccolta di sangue effettuata dall’Avis di Santa Teresa di Riva. Per prenotarsi bisogna telefonare al 3771989461. L’Avis di Alì Terme aspetta i donatori tutti i venerdì dalle ore 7:30 alle ore 11:00 nella sede di via F. Crispi, 517-519 (123,79 km) di Alì Marina. In questo caso ci si può prenotare dal lunedì al venerdì mattina dalle ore 9 alle ore 13 al tel. 0942716463 oppure scrivendo una mail all’indirizzo avisaliterme@tiscali.it.

Intanto i volontari dell’Avis di Milazzo stanno chiamando uno per uno i donatori conosciuti e hanno lanciato un appello pubblico: “Invitiamo i donatori a rispondere alle nostre telefonate per le raccolte di sangue nella nostra sede, al fine di superare le criticità dovute all’attuale carenza, contribuendo così a garantire la necessaria assistenza trasfusionale ai pazienti”. Infine, l’Avis Messina raccomanda ai donatori di prenotare la donazione tramite il sito www.avismessina.org e di astenersi dalla donazione se si ha febbre, tosse o difficoltà a respirare, se si è stati in un’area a rischio, se si è stati in strutture sanitarie in cui sono stati ricoverati  pazienti con Covid-19).

Aiutiamoci l’un con l’altro nel segno di una riscoperta fratellanza e uniti ce la faremo.

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