È solo nella crisi che nascono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Questa frase di Albert Einstein è stato pienamente inteso dai registi Corrado D’Elia e Sergio Maifredi, i quali recependo immediatamente la grande crisi che si stava abbattendo sul panorama culturale, quasi due mesi fa hanno dato vita al progetto dal titolo Racconti in tempo di peste. Ogni giorno, per cento giorni un racconto, donati da artisti, scrittori, giornalisti, poeti, musicisti per comporre un affresco del pensiero. Un Decameron contemporaneo. Perché l’arte, la parola, la musica è ciò che ci fa sentire insieme oltre la paura. In questo momento di Teatri chiusi, di attività culturali costrette alla sospensione, di spettacoli annullati o rimandati a data da destinarsi, ribadiamo con questo progetto il ruolo fondamentale di Arte e di Cultura come mezzo di reazione al presente e di costruzione del futuro.
Lo spettacolo dal vivo è, più delle altre arti, incontro, scambio, partecipazione, atto poetico che unisce, avvicina e annulla le distanze. Ed è proprio nella sua continua tensione verso il contatto umano che sta la sua forza vitale e rigeneratrice.
È dunque soprattutto in questo momento di crisi che la natura stessa dell’atto teatrale e del nostro essere uomini di teatro che ci spinge a trovare nuove soluzioni, nuovi percorsi che non si arrendano, e anzi ci spingano a reagire, creando nuove forme di incontro, nuovi luoghi e nuove occasioni. Per restare vivi culturalmente e spiritualmente. Per non sommare al danno economico, che inevitabilmente ci troviamo a fronteggiare, un più grave danno culturale.
Come nel Decameron l’allegra brigata di sette uomini e tre donne fecero dell’isolamento necessario un momento vivo di racconto e di umanità in attesa della rinascita del mondo reale, in cui sono l’arte, la letteratura, la poesia a ricreare la vita, a sconfiggere la paura e in definitiva la peste stessa, così vogliamo oggi un luogo virtuale accessibile a tutti.
Una stagione web di proposte culturali che sia una risposta al presente e un patrimonio per il futuro. Il luogo contemporaneo dell’incontro, del pensiero e dell’emozione. Sono già trascorsi cinquanta giorni dal suo inizio, cinquanta giorni nei quali molte personalità del mondo dello spettacolo, della cultura e del teatro hanno dato il loro contributo. Tra loro anche il musicista barcellonese Antonio Vasta e il cantautore ennese Mario Incudine, ma ancora molti altri artisti vi attendono. E allora non perdete l’appuntamento delle ore 12.00 con il Teatro Pubblico Ligure.