Sabato, alle ore 17.00, presso il Parco Urbano Maggiore La Rosa, avrà luogo la presentazione del volume Per chi vive sulle tartarughe dell’autore teatrale Leonardo Mercadante, edito da Smasher.
Dopo i saluti istituzionali dell’Avv. Angelita Pino, l’editore Giulia Carmen Fasolo converserà con l’autore. L’evento ha il patrocinio gratuito dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto.
L’opera nasce per dare risposte ad una delle più ingenue
e complesse domande.
“Com’è fatto il mondo?”
Le risposte di un bambino diventano un universo popolato da strani animali, umani magici, tartarughe e altri animali parlanti. Dino ha cinque anni e va alla scuola materna. Ha un’amica di nome Greta, un pappagallo di peluche come confidente, più di una maestra imbrogliona e due genitori che non vanno molto d’accordo. La mamma viene da un paese lontano. Lei è presente, il padre quando se ne ricorda. Dino spera che le sue domande lo aiutino a capire il mondo, ma nel mondo degli adulti sembra che ci siano pochi spazi per lui.
Entra così in un mondo parallelo dove La Ditta vuole liberare le persone dalle loro preoccupazioni. Ma le preoccupazioni “rendono vivi”, creano legami. A combattere La Ditta ci sono personaggi fantastici come Vinicio dal cappello magico e il pancione confortevole, Matilda, La Tartaruga Grande e quella Piccola, i ricci e tanti altri. E così, attraverso metafore e fantasie, vengono affrontati discorsi importanti ma che tutti possono capire: bambini e adulti.
“Per chi vive sulle tartarughe” è una grande
metafora sull’umanità e sul controllo che certi poteri esercitano su di noi,
amplificando questioni che sono tutt’altro che “immaginarie”.
Leonardo Mercadante
riesce a raccontare come, in una società che vorrebbe renderci automi e
anonimi, la ricerca esistenziale di Dino diventa quasi “corale”. Dino non vuole
fare la fine dei suoi genitori che vedono senza sentire, domandano senza
rispondere, danno ordini senza capire. Questo romanzo sembra svelarci ciò di
cui siamo un po’ tutti vittime.
Un appuntamento da non perdere per riscoprire un mondo che la società odierna, grazie alla sua “cecità” ha gradualmente perso nel corso di questa frenetica vita.