Domani e dopodomani per la rassegna Restate al MuMe, alle ore 21.30, sarà proposto il film dal titolo “Il delitto Mattarella” del regista siciliano Aurelio Grimaldi, scrittore (“Mery per sempre”), sceneggiatore (“Ragazzi fuori”) e regista di diciotto film.
La pellicola ripercorre passo dopo passo i momenti che portarono al tragico evento. Era il 6 gennaio 1980. Il Presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella si sta recando a Messa con la sua famiglia. Un giovane si avvicina al finestrino dell’auto e spara a sangue freddo a Piersanti e lo uccide. Pur nel disorientamento del momento con una serie di depistaggi verso il terrorismo di sinistra, il delitto apparve anomalo per le sue modalità. Il giovane Sostituto Procuratore di turno, quel giorno dell’Epifania, sarà Pietro Grasso, futuro Procuratore Antimafia e Presidente del Senato. Le indagini saranno proseguite dal Giudice Istruttore Giovanni Falcone, che scoverà pericolose relazioni tra Mafia, Politica, Nar e neofascisti, banda della Magliana, Gladio e Servizi Segreti.
Il film ricostruisce il clima politico che ha preceduto l’omicidio: protetto a Roma dal Segretario della DC e dal Presidente della Repubblica Pertini, Mattarella è totalmente avversato dai capo corrente siciliani del suo partito.
Finanziato dalla Sicilia Film Commission, “Il delitto Mattarella” presenta un cast tutto siciliano, compreso il messinese Antonio Alveario. Giovedì 23 luglio saranno proprio il regista Grimaldi e l’attore, teatrale e cinematografico, Alveario a presentarlo in un’introduzione a cura dello storico del cinema Nino Genovese.
Queste le premesse di un evento che saprà catturare il pubblico sin dal primo istante.