Ultime ore d’attesa per il film dal titolo ‘Amare Amaro’, diretto da Julien Paolini, che da domani distribuirà nuove emozioni su Prime Video.
Ambientato nella Sicilia dei giorni nostri, tra meravigliosi scorci di Belmonte Mezzagno, Terrasini, Balestrate, Carini e Cinisi, la pellicola si svolge in un piccolo e tranquillo paesino siciliano, scosso da un episodio di violenza nel quale Giosuè rimane ucciso, ma non prima aver causato la morte di altre due persone. Il fratello Gaetano (Syrus Shahidi) è il fornaio del paese e l’unico della famiglia che va d’accordo con gli abitanti del villaggio nonostante la diffidenza diffusa nei loro confronti, visti come outsider per le loro origini metà siciliane e metà francesi. Pur consapevole delle colpe di cui si è macchiato il fratello, Gaetano ne reclama il corpo per dargli giusta sepoltura, trovando però un muro nelle autorità della comunità, rappresentate dal sindaco e ‘padrone’ del villaggio, Enza (Celeste Casciaro) e dal suo braccio destro, Marcello (Tony Sperandeo), Maresciallo dei Carabinieri. Con l’aiuto della sua fidanzata Anna (Virginia Perroni), Gaetano decide di sfidare l’ordine cittadino per riprendersi il corpo del fratello. Mette a rischio la sua vita scegliendo l’umanità contro la brutalità della vecchia tradizione, quella della paura del cambiamento.
A dare vita a questa storia fatta di intrighi e di passioni un meraviglioso cast formato da Celeste Casciaro, Syrus Shahidi, Tony Sperandeo, Ciro Petrone, Gabriele Arena, Paolo Brancati, Virginia Perroni e Francesco Caltabiano. Il film vanta la partecipazione al Taormina FilmFest e la vittoria del Grand Prix come miglior film poliziesco al Festival Polar de Cognac.
‘Amare Amaro‘ si concentra su delicate tematiche sociali legate all’attualità e impreziosite dalla vicinanza personale dell’autore. Il regista Julien Paolini parte infatti dall’aspetto autobiografico dell’essere franco-italiano per raccontare il protagonista nella vita familiare, nel rapporto con il vicino (sospettoso e superficiale nei confronti del diverso) e, allargando il campo, di riconoscimento della dignità umana (e qui viene maggiormente in ‘aiuto’ la tragedia di Antigone).
Gaetano è un personaggio che, nelle intenzioni del suo autore, parla con i fatti, quindi una lingua universale, per far spazio solamente a dei gesti legati all’affermazione legittima della dignità sua e della sua famiglia. I suoi opposti non sono tanto il maresciallo e donna Enza, vicini a lui per profondità ed isolamento sociale, ma sono i volti degli abitanti del paesino, giudici miopi, ma inesorabili, la cui ottusa legge condannerà le vite dei protagonisti. La Sicilia diventa quindi non solo una location geografica, ma il luogo ideale per mettere in scena una storia caratterizzata da queste tematiche.
Una storia caratterizzata dunque da forti tinte drammatiche, tinte che garantiscono il successo delle grandi storie.