La compagnia Figli d’arte di Mimmo Cuticchio festeggia i 50 anni di attività

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Un traguardo importante per il maestro Mimmo Cuticchio e per la compagnia Figli d’Arte Cuticchio che quest’anno compie i cinquant’anni di attività. Cinquant’anni che raccontano il passaggio dalla piccola alla grande scena, dalla tradizione alla sperimentazione, nel segno della contaminazione con altri linguaggi, dalla musica alle arti figurative. Per celebrare l’evento la compagnia apre al pubblico, in streaming, il suo archivio mostrandogli i suoi spettacoli più importanti e significativi. Spettacoli che possiedono un valore anche dal punto di vista storico e raccontano la storia e l’evoluzione del percorso artistico di Mimmo Cuticchio e dell’Opera dei pupi.

Si parte giovedì 8 aprile con il “Gran duello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica” del 1971 per arrivare al 10 giugno alla produzione di quest’anno “La fuga di Enea e la ricerca di una nuova patria”.

La nuova produzione è incentrata sull’“Eneide” di Virgilio e si rivolge soprattutto ai giovani per i suoi riferimenti all’attualità: dal rapporto con il soprannaturale al ruolo dell’amore nella vita di tutti i giorni. Il mito di Enea, dunque, per Cuticchio, non è un racconto del passato, ma al contrario il profugo virgiliano torna a proporsi come emblema di altri e non meno drammatici esili. La sua figura di esule, di sconfitto senza patria, si presta a esprimere la condizione del migrante di oggi, ed è su questi aspetti che lo spettacolo si focalizza. Per la messinscena sono stati costruiti nuovi pupi e dipinti nuovi fondali. Le musiche non saranno quelle del piano a cilindro che accompagnano gli spettacoli tradizionali, ma sono del tutto originali. Strumenti antichi e moderni si combinano simultaneamente per la realizzazione di una colonna sonora che accompagnerà i fatti rappresentati, seguendo i ritmi di improvvisazione tipici del teatro dei pupi.

La  rassegna comprende 10 titoli in streaming. Ogni giovedì,  i video saranno online a partire dalle ore 18.30 per poi restare sempre disponibili on demand: il 15 aprile “Visita guidata all’Opera dei pupi” del 1989, il 22 aprile “Don Giovanni all’Opera dei pupi” del 2002, il 29 aprile “Aladino di tutti i colori” del 2007, il 6 maggio “O a Palermo o all’inferno” del 2011, il 13 maggio “A singolar tenzone” del 2018, il 20 maggio “La pazzia di Orlando” del 2019, il 27 maggio “Medusa” sempre del 2019, il 3 giugno “L’ira di Achille” del 2020. In streaming spettacoli classici e per la grande scena e anche opere in musica come “Medusa”.

La rassegna è una scommessa per la compagnia Figli d’Arte Cuticchio che in un anno difficile come questo per tutto il mondo dello spettacolo,  congelato dalla pandemia, vuole comunque portare avanti alcuni progetti per celebrare il 50esimo anniversario, un traguardo importante sia per la storia artistica della stessa compagnia che per il grande contributo che la realtà guidata da Mimmo Cuticchio è riuscito a dare al mondo dell’arte e della cultura, non solo teatrale.

 

Gli spettacoli si potranno seguire sul canale YouTube della compagnia. Alcuni saranno trasmessi su RaiPlay (“Visita guidata all’Opera dei pupi”, “Don Giovanni all’Opera dei pupi”, “Aladino di tutti i colori”, “A singolar tenzone”, “Medusa”). Gli altri sulla piattaforma di Italiafestival.tv.

Una rassegna da non perdere per rivivere e assaporare i valori di una grande tradizione teatrale.

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