Si torna in scena. Al Centro Zo di Catania lo spettacolo C’è nessuno

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Ripartono le attività teatrali e gli spettacoli dal vivo e sale l’adrenalina. Adrenalina che si moltiplica fino all’inverosimile in attesa dello spettacolo dal titolo  C’è nessuno, che andrà in scena venerdì alle ore 19.30 al Centro Zo di Catania. Diretta e interpretata da Gioacchino Cappelli la pièce mostra il rapporto delle giovani generazioni con le moderne tecnologie e con gli stravolgimenti sociali che hanno portato nella gestione del rapporto con i genitori, le istituzioni e il mondo reale. È indiscutibile il cambiamento repentino che ha portato il diffondersi che l’arrivo del mondo interattivo nello sviluppo dei giovani. Al fianco di Gioacchino Cappelli sul palco ci saranno anche Salvatore Tornitore e Sebastiano Sicurezza.

“Nello spettacolo C’è Nessuno vengono mostrati gli spaccati di vita quotidiana di due ragazzi e le intrusioni di uno youtuber, Turi HD. Si presenta il percorso che li ha portati all’auto segregazione, ripercorrendo  i mondi e i sentimenti  che   hanno attraversato durante la crescita. Sono immersi in un tempo che va sempre più dilatandosi e nello stesso momento si restringe, una dimensione che non è più quella reale.

Internet è un flusso infinito di informazioni e trasforma la nostra vita in una ricerca esasperata del tempo. Ce n’è sempre meno perché ci sono tante cose fattibili o non fattibili, sogni non sogni, input scosse elettriche, che si rimane nell’ immobilità perché non si sa più quale strada percorrere. E questo tempo è l’elemento base del nostro spettacolo.

I ragazzi nati dall’ 85 in poi vivono in un mondo che nega il futuro, un mondo ultra inquinato, sovrappopolato, dove vince il più forte, dove è il commercio a farla da padrone. Tutto si sta sempre più centralizzando verso i grandi luoghi di spazio commerciale.

Questi ragazzi che vivono questa realtà, facendo parallelo, a un mito greco, sono come Cassandra, sanno già dove si  sta andando e la gente li prende per pazzi e di conseguenza  si isolano. La pandemia ha portato molti ad isolarsi, soprattutto per la paura di un mondo malato, dove bisogna evitare i contatti, tutti chiusi nelle proprie case, schiacciati dalla paura, come questi ragazzi, la paura di un mondo che può  avvelenare e contaminare. è diventata reale.”

Queste le premesse di uno spettacolo che  si preannuncia ricco di grandi e intense emozioni.

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