Ultime ore d’attesa per la III° edizione di VillaeFilmFestival che da oggi, e fino a domenica 18 luglio, si svolgerà nell’incantevole scenario di Villa Adriana, che insieme a Villa D’Este è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Evento unico nel panorama culturale italiano, il progetto si avvale del patrocinio e del sostegno del MiC e della Regione Lazio e organizzato dalle Villae, sotto la direzione artistica di Andrea Bruciati, storico dell’arte e direttore dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este, con la consulenza artistica di Stefania Bianchi e Filippo Soldi e l’organizzazione dell’Associazione Culturale Seven. Villae Film Festival è un viaggio alla scoperta del cinema che racconta l’Arte e del cinema che è esso stesso Arte. Al centro dell’evento, infatti, ci saranno film che raccontano artisti, opere e movimenti, che riflettono sui protagonisti, sulla storia e sulle idee dell’arte, ma, soprattutto, film di artisti che hanno sentito il bisogno di esprimere la loro creatività attraverso il cinema.
Le giornate della tappa di Villa Adriana dal 12 al 18 luglio si apriranno alle ore 20:45 con l’incontro che precede la proiezione del film del giorno, con ospiti registi, attori, produttori sempre introdotti dal direttore artistico Andrea Bruciati. Alle 21.15 sono proiettati i filmati d’archivio dell’Istituto Luce dedicati alle due ville e ai film in programma.
Due luoghi per due programmi e tipologie di proiezioni.
Nella cornice del Pecile diVilla Adriana, dal 12 al 18 luglio, saranno proiettati film in cui l’Arte è il tema del racconto. Tra i film proiettati, uno a sera, VOLEVO NASCONDERMI di Giorgio Diritti, che sarà presentato, lunedì 12 luglio, in presenza dell’attrice Paola Lavini. Il film racconta la vicenda biografica del pittore Antonio Ligabue che, afflitto da problemi fisici e psichici, solo nella pittura sembra trovare pace. Protagonisti dei suoi quadri sono personaggi e momenti della vita rurale che si svolge intorno a lui, ma anche leoni, tigri e animali esotici. Il tutto è rappresentato con colori sgargianti e potenti, in quello stile che viene definito “naif”. Martedì 13 luglio, Mario Pezzella, docente di Estetica del cinema presso l’Università di Pisa e curatore del volume I corpi del potere sul cinema di Aleksandr Sokurov, presenta ARCA RUSSA. Si tratta di un viaggio fantastico dentro il Palazzo d’Inverno di S. Pietroburgo. Da porte socchiuse, tra opere d’arte, appaiono i personaggi più noti della storia russa. Ecco Caterina I, Pietro il Grande, Nicola I e Nicola II Romanov. La Storia prende vita e ci si presenta in modi tanto curiosi quanto inaspettati, finché tutta la nobiltà russa sembra ritrovarsi nelle bellissime sale di un Hermitage che diventa una realtà quasi fuori dal tempo e dallo spazio, uno scrigno che racchiude la Storia di un popolo.
La giornalista cinematografica Emanuela Genovese presenterà, mercoledì 14 luglio, THE SQUARE, di Ruben Östlund. Il film, Palma d’Oro a Cannes 2017, racconta di Christian, l’importante direttore di un museo di arte contemporanea a Stoccolma. Affascinante e inserito nel mondo che conta, Christian è in procinto di organizzare una mostra il cui elemento fondamentale è la creazione di uno spazio performativo molto particolare. Si tratta di un quadrato semplicemente delineato sul pavimento. I visitatori, che varcandone il tracciato diventano protagonisti della performance, sono chiamati a gesti di altruismo verso chi gli è vicino. In poche parole, devono aiutare il “prossimo”. Tutto questo, però, si scontra con l’esistenza stessa di Christian, ne mette in luce le profonde contraddizioni e getta lo stesso Christian in un caos da cui sarà molto difficile uscire.
Giovedì 15 luglio sarà proiettato il film RITRATTO DELLA GIOVANE IN FIAMME, di Céline Sciamma. A introdurre il film il critico e regista Marco Spagnoli e la storica dell’arte Consuelo Lollobrigida, autrice di studi su donne artiste nella storia dell’arte. Il film racconta la vicenda di Marianne che, nel XVIII secolo, riceve l’incarico di ritrarre la giovane Héloïse. Questa, infatti, dovrà sposare l’uomo che era destinato alla sorella scomparsa prematuramente. La situazione economica della casa non consente altre vie d’uscita, ma perché il promesso sposo accetti la sostituzione, sarà necessario inviargli un ritratto della sua nuova futura moglie. Héloïse, però, rifiuta di farsi ritrarre. Per questo la madre chiede alla pittrice di fingersi dama di compagnia relegando l’attività pittorica unicamente ai momenti in cui sarà sola: dipingerà il volto della giovane, con cui avrà passato tutto il giorno, andando a memoria. L’amicizia e il sentimento che nasce tra la pittrice e la sua inconsapevole modella, però, complicherà non poco lo svolgersi degli eventi.
Venerdì 16 luglio sarà la volta di MARTIN EDEN di Pietro Marcello, introdotto dal critico Sergio Sozzo. Il film si ispira liberamente al romanzo di Jack London e ne sposta la vicenda da Oackland a Napoli. Martin Eden è un marinaio che salva il giovane Arturo Orsini da un’aggressione e, per riconoscenza, è accolto dalla di lui famiglia nonostante la diversa estrazione sociale. Conosce così Elena, la sorella di Arturo, e se ne innamora. Nel tentativo di essere all’altezza della ragazza, Martin cerca di darsi quell’istruzione che non ha mai avuto. Capisce, così, che il suo talento e la sua passione sono la scrittura. Il problema è che non è facile vivere scrivendo. Almeno all’inizio.
Sabato 17 luglio sarà la volta di THE DANISH GIRL di Tom Hooper. A presentare il film l’archeologa Sandra Mazza offrirà spunti di riflessione sulla transessualità nel mondo antico. Il film, infatti, racconta la vicenda biografica del pittore Einar Wegener che, nella Danimarca degli anni Venti, è sposato con la pittrice Gerda. Un giorno Gerda gli chiede di posare per lei al posto di una modella che, per un impegno imprevisto, non può presentarsi. Einar è dapprima imbarazzato, ma poi accetta. La cosa si ripeterà anche in seguito, al punto che, insieme alla moglie, un giorno Einar andrà a una festa vestito da donna, presentandosi come Lili Elbe. Vestito e truccato da donna, però, susciterà le attenzioni di Henrik, pittore notoriamente omosessuale. Il gioco tra Einar e Gerda sembra sfuggire di mano ai due. L’identità femminile è quella che Einar sente come la sua vera identità. Il percorso per diventare totalmente quello che sente di essere sarà lungo, incerto e doloroso: Einar, che per tutti sarà Lili, è la prima persona al mondo che nel 1931 si è sottoposta a un intervento di cambio di sesso.
A concludere la tappa di Villa Adriana, domenica 18 luglio, sarà IN THE MOOD FOR LOVE di Wong Kar-Wai. Introdotto dalla giornalista Monica D’Onofrio, il film è ispirato al romanzo Un incontro dello scrittore Liu Yichang ed è ambientato a Hong Kong negli anni Sessanta del Novecento. Qui, infatti, si incontrano Chow Mo-wan e Su Li-zhen, che, lo stesso giorno, vanno ad abitare nel medesimo condominio. Entrambi sono già sposati, ma proprio i loro rispettivi coniugi, uniti da una relazione clandestina, gli danno motivo di frequentarsi e conoscersi. Tra i due nasce a poco a poco un sentimento che va oltre la semplice amicizia. E di questo sembrano accorgersene anche gli altri, al punto che Chow Mo-wan e Su Li-zhen, per sfuggire allo sguardo dei vicini, si troveranno in una stanza d’albergo. Il loro sentimento, però, non si concretizzerà mai in un tradimento dei loro, pur infedeli, coniugi. E questo segnerà la loro vita per sempre.
Dal 6 al 12 settembre la location delle proiezioni si sposta nella suggestiva atmosfera del Gran Viale di Villa d’Este: qui saranno proiettati film i cui registi sono anche artisti in ambiti diversi dal cinema. Tra i film qui proiettati, DESERTO ROSSO di Michelangelo Antonioni, IL GIARDINO DELLE DELIZIE di Lech Majewski.
Programma film: www.sevenassociazione.it/villae-film-festival
Un evento che saprà regalare al pubblico incredibili emozioni