Lunghissimi scrosci di applausi hanno salutato ieri sera Mariagrazia Cucinotta, Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi protagoniste della pièce Le figlie di Eva andate in scena ieri sera al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto. In scena tre donne soggiogate e raggirate dallo stesso uomo si uniscono per vendicarsi di lui. Ma quando si parla di donne solitamente la vendetta è un piatto che si gusta freddo e neanche le protagoniste di questa pièce si sono sottratte a questa regola d’oro.
Un susseguirsi serrato di battute di sano umorismo e tante risate, senza mai essere sopra le righe, hanno dato vita ad una profonda caratterizzazione e lucida analisi delle più spiccate caratteristiche caratteriali del panorama femminile; perché una donna è tante cose in ogni fase della sua vita.
Ma anche quando una donna è avvelenata dalla vita, quasi mai la sua vendetta arriva fino in fondo; il più delle volte, al contrario, trova in sé la forza per rialzarsi e riprendere in mano la sua vita, in un senso di rivalsa contro chi cercava di piegarla al suo volere. Al loro fianco il bravissimo Marco Zingaro che le asseconda, ma solo fino ad un certo punto.
Una frase su tutte racchiude l’intero significato dello spettacolo: si dice che dietro un grande uomo ci sia sempre una grande donna, ma dietro una grande donna non c’è mai nessuno.
Chi può dire il contrario?