La Pittrice del Buio torna in Umbria. Io tra sogno e realtà

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Era nell’aria, da tempo, che la Pittrice del Buio non ci facesse troppo aspettare per farci ammirare la sua nuova produzione artistica ed io, che la conosco da tempo, ho raccolto per prima l’occasione di poterla intervistare.

IO è un titolo molto singolare per una mostra, forse persino rischioso. Puoi spiegarmelo?

Ho sempre avuto grande considerazione per il prossimo, perché credevo fosse una cosa giusta. Ad un certo punto però, ho compreso che se non fossi stata io a correre verso i miei traguardi, nessuno me li avrebbe mai regalati. Ed infatti, i risultati non hanno tardato ad arrivare. Rischioso non direi. Se tutto dipende solo da noi stessi, di rischi non ce ne saranno mai.

Che opere presenterai? La tua produzione artistica è numerosissima, si parla di 1400 opere. Cosa metterai in gioco questa volta?

Nulla di ciò che dipingo è lasciato al caso. Saranno opere che forniranno spunti di riflessione e che vedranno nel sogno, sempre una valida alternativa.

 Perché il Museo Diocesano di Terni, perché l’Umbria?

Perché l’Umbria è una terra che mi riporta alla mia infanzia e che mi ha sempre abbracciato. Il Museo Diocesano è una location che adoro, perché racchiude qualcosa di magico e poi è immenso. Li, ogni mia opera, potrà respirare. La mostra verrà presentata dal mio Critico che è Marco Grilli e che, insieme a Daniela Pacelli, mio coordinatore artistico, vivono ed operano a Terni.

Bancaria, giornalista, poeta. Ricordo che Federica Pasini riconobbe alla tua penna la stessa importanza attribuita agli scritti di Alda Merini. Dove trovi il tempo per star dietro a tutto questo?

Se fai tutto con passione, la stanchezza non si farà mai sentire ma da un anno ho delegato la guida del mio Ufficio Stampa ad Antonella Romanello, una persona intuitiva, capace e di cui sono certa di potermi fidare. Curerà lei la sezione stampa di questa mostra.

Se dovessi chiederti cosa vorresti per il tuo futuro, e che adesso non hai, cosa risponderesti?

Il momento storico che abbiamo vissuto mi ha molto turbato. Neanche in uno dei miei incubi peggiori, lo avrei creduto possibile. Eppure è avvenuto. Vorrei soltanto poter essere serena. Io sono una persona che si accontenta di poco e che gioisce solo per il fatto che la mattina si sveglia. Si, vorrei solo poter conservare la mia serenità.

Ricordiamo l’appuntamento a Terni?

Uno e due Ottobre al Museo Diocesano e speriamo che anche in questa occasione, l’ Umbria non deluda. Il nostro impegno è stato grande ma sono certa che, con un pò di fortuna e le restrizioni venute meno, ce la potremo fare.

E ad Antonella Bonaffini va il nostro augurio, che si unisce all’orgoglio di un talento che ha sangue, origini e cuore Siciliano. Ad maiora semper alla Pittrice del Buio ed a tutto il suo staff!

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