“La grande menzogna”, opera scritta e diretta da Claudio Fava, con l’interpretazione di David Coco, torna in scena. Dopo aver debuttato al Festival del Tindari, lo spettacolo, prodotto da Nutrimenti Terrestri, chiuderà la prima parte della XII edizione del Cortile Teatro Festival, diretta da Roberto Zorn Bonaventura, nell’incantevole scenario del Cortile di Palazzo Calapaj – D’Alcontres, alle ore 20.45.
Forte di un successo già annunciato lo spettacolo, già in programma il 7 agosto avrà una seconda replica il giorno dopo.
Come si legge nelle note di regia, «La “grande menzogna” è il furto di verità che il paese ha subito sulla morte di Paolo Borsellino, ridotta ormai a un garbuglio di menzogne, finti testimoni, amnesie, sorrisi furbi, processi viziati, infiniti silenzi e sfacciate, sfacciatissime menzogne».
«Il testo – continuano le note – non porta in scena la narrazione minuziosa del depistaggio, perché non vuole essere un’operazione di teatro pedagogico della memoria: è anzitutto un’invettiva. E protagonista ne è lui, Borsellino: raccontato non più – come cento volte si è fatto – nell’agonia e nella morte, ma nella condizione risolta di chi non c’è più. E vuol riepilogare le cose accadute, con il divertito distacco di chi è ormai oltre e altrove. Un Borsellino picaresco, sfrontato, rabbioso, lucido, imprevedibile, mai mesto.
La sua invettiva non ha come obiettivo mafie e manovali mafiosi, bensì noi. Il buon pubblico dei vivi, dei giusti, degli addolorati, dei falsi penitenti, degli irrimediabili distratti. Alla banalità del male, la voce del giudice sostituisce la banalità del bene, la sua ovvietà, il comodo rifugio di chi inventa eroi ed eroismi per non accorgersi che della verità viene fatto scialo sotto i suoi occhi. “In questo paese fa comodo a tutti pensare che dietro la mafia ci sia solo mafia. Che le ombre sono solo macchie di luce. Che dopo ogni notte ritorna il giorno, e si porta via i pensieri storti, i sospetti, i silenzi…” dirà Borsellino, tra le ultime battute, in un dialogo immaginario con noi e con sua figlia Fiammetta. Finale aperto, restituito allo spettatore: “E voi che dite? Ce le facciamo bastare queste cose? Io sono morto, ma voi no. Tocca a voi decidere. Allora, che facciamo, ce la mettiamo una pietra sopra?”».
Il Festival proseguirà con tre spettacoli nell’Area Iris a Ganzirri. Il 16 agosto, alle ore 21.00 tornerà “Simposio”, il nuovissimo cunto di Gaspare Balsamo, che aveva inaugurato la rassegna messinese ottenendo un grandissimo successo. Il 17 agosto ci sarà uno spazio per i più piccoli, fortemente voluto dal direttore artistico Roberto Zorn Bonaventura («Abbiamo avuto grandi richieste», spiega): “Upi pian pianino” con Monia Alfieri (anche alla regia) e Manuela Boncaldo sarà in scena alle ore 19.00. Infine, il 18 agosto, alle ore 21.00, chiuderà la dodicesima edizione di Cortile Teatro Festival lo spettacolo dal titolo “Vacanze romane”, scritto e diretto da Nella Tirante e interpretato da Giulia Eugeni e Matteo Berardinelli: protagonisti il cinema e il desiderio di pace.
Ancora una volta tutte le sfumature della vita corrono sulle tavole di un palcoscenico, regalandoci momenti di incredibile emozione.