Festival Afrobrix: il corto “Omayma – Orme nel tempo” si aggiudica 3 premi

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Il cortometraggio dal titolo “Omayma – Orme nel tempo” sorprende tutti ottenendo tre significativi riconoscimenti al Festival Afrobrix di Brescia nella sezione internazionale “short film competition”, ottenendo il secondo posto dalla giuria ufficiale del Festival ed i premi dalla giuria Mujeres del Cinema e da quella del DAMS.

Diretta dal regista Fabio Schifilliti, nelle scorse settimane la pellicola si era aggiudicata il premio come miglior cortometraggio votato dal pubblico al Sedicicorto Film Festival di Forlì.

Girato nella Città dello Stretto, tra il lago di Ganzirri e la zona del porto, a cui si aggiunge la suggestiva medina di Mazara del Vallo nel trapanese, il film racconta la storia di Omayma Benghaloum, la mediatrice culturale tunisina brutalmente uccisa dal marito Faouzi Dridi nel settembre 2015 a Messina.

Una storia che colpisce non solo  per la sua efferatezza, ma anche e soprattutto per la motivazione alla base del gesto: avere a tutti i costi un figlio maschio. Una motivazione questa  che al solo pensiero  ci fa rabbrividire perché  la donna, ancora  una volta, viene vista soltanto come semplice oggetto sessuale per soddisfare i propri  doveri coniugali.

Proiettato in anteprima regionale al Catania Film Festival, il film sarà presentato ufficialmente a Messina sabato 25 novembre, nel corso di un evento speciale ospitato al Cinema Lux a partire dalle ore 18.00.

La proiezione in programma nella Città dello Stretto il 25 novembre è realizzata con il sostegno delle aziende Acqua Cavagrande e Caffè Barbera.

Queste le premesse di un film che pone molti interrogativi: primo fra tutti in che direzione sta andando la nostra società?

Una domanda a cui soltanto i posteri potranno dare una risposta.

 

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