Cala il sipario sulla rassegna di poesie La parola nuda

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La parola nuda, organizzata da Rete Latitudini e realizzata da Mana Chuma Teatro, che in questi giorni è stata ospitata nella suggestiva location del Museo Regionale di Messina, scandisce le  ultime battute.

Questa sera, infatti, alle ore 20.30 andrà in scena “La delicatezza del poco e del niente”. Protagonista Roberto Latini, insignito del Premio Ubu 2017, che ne cura anche la regia

Latini, accompagnato dalle musiche di Gianluca Misiti, ripercorrerà, in un susseguirsi di letture, alcune delle composizioni più intense della poetessa Mariangela Gualtieri. Un rito fatto di voce sola e di musica: è il corpo stesso di Latini a suonare quelle liriche che sanno di spiritualità suadente, di bellezza umana, che si specchia nella bellezza della terra, di profumi soffusi, di amori spezzati, di nostalgie volute, di ferite identiche, di sollievo che viene da un frutto, d’imperturbabilità di Dio, di vegetazione che sospira leggera.

Domani, invece, sempre alle ore 20.30, chiuderà la rassegna la pièce dal titolo “Il gelo – Oratorio in lettura” con l’altro premio UBU 2019 Mimmo Borrelli: un omaggio intimo e pieno di gloria a Eduardo De Filippo.

Dai versi prendono forma tre personaggi, tre manifestazioni della Napoli tragico-popolare di cui si nutre il teatro di Eduardo come quello di Borrelli: Vincenzo De Pretore, un ladruncolo in cerca di un santo protettore; Baccalà, un guitto che vive alla giornata recitando per strada, e Padre Cicogna, un prete che abbandona l’abito talare per sposarsi. Tre storie diverse segnate da un comune destino di morte. A queste storie antiche si affianca la poesia “Il gelo”, composta da Mimmo Borrelli per Eduardo, un tributo commosso e potente.

Ultimi sprazzi di emozioni per una rassegna che in queste settimane hanno nutrito la nostra anima, l’unica parte del nostro essere in grado di comprendere in pieno il valore della poesia.

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