Grande successo di pubblico per l’installazione “Stella Migrante” realizzata dagli artisti Nino Abbate e Salva Mostaccio, che ieri sera è stata inaugurata presso lo Studio d’Arte del Museo Epicentro.
L’opera s’innesta sul filone dell’arte presepiale, una rappresentazione non tradizionale, che si propone di lanciare un segnale importante in ambito sociale e in particolar modo sulla migrazione dei popoli che da qualche tempo sbarcano sulle coste occidentali.
Storicamente la nascita di Gesù Bambino, il “nuovo messia”, cosi lo aspettavano i popoli in terra santa a Betlemme, era una luce che rappresenta una luce che è anche sinonimo dei popoli che anche ancora oggi, dopo millenni, sono oppressi da guerre e carestie sviluppatesi nella propria terra.
La gente fugge dalla propria terra d’origine seguendo i cieli stellati, o meglio la “Stella Prescelta” che li dovrebbe condurre alla luce, ma non è sempre così. Emigrano nella loro povertà e paura, in cerca di un futuro migliore che non sempre riescono a trovare.
Il mare custode di questo dramma di morte e sogni infranti di uomini, donne e bambini, chi governa dovrebbe meditare su queste morte. Gesù Bambino è una luce di pace, i popoli migranti cercano la luce e la pace.
L’installazione degli artisti Nino Abbate e Salva Mostaccio è stata realizzata con materiali poveri recuperati sulle spiagge barcellonesi quali legno, marmo, ossidiana, terracotta, colori e si avvale di un testo poetico e di un video. L’opera potrà essere visitata tutti i giorni allo Studio d’arte Epicentro a Gala fino al 7 gennaio 2024 dalle ore 17.00 alle ore 19.00. ingresso libero.
Respirare a pieni polmoni la forza dell’amore che in questo periodo si fa tangibile è la grande magia che di anno in anno si materializza nel Santo Natale e ci dà il coraggio di affrontare il grande cammino della vita.