Il lungometraggio Arf sbarca al cinema

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Dopo il successo a Sottodiciotto Torino Film Festival, domani, in occasione della Settimana della Memoria, la pellicola dal titolo ARF, arriva al cinema.

ARF è un bambino, ma non sa parlare, abbaia. Però ha un ottimo fiuto e un carattere adorabile. Nato in un paese in guerra, è stato salvato da Bianca, una cagnolina che lo ha cresciuto nel branco di randagi che vive su una collina ai margini della città.

La guerra però giunge anche in quel luogo magico, il branco è disperso in una retata e Arf portato in un campo di prigionia insieme ad altri bambini. Ma Arf non conosce la cattiveria degli esseri umani e anche in quel luogo triste, trova degli amici e continua a sorridere. La serenità del bambino che sa soltanto abbaiare, fa infuriare il nevrastenico comandante del campo, che condanna Arf a una terribile fine…ma Arf è un bambino speciale e ci penseranno i suoi amici cani a salvarlo creando un grande scompiglio proprio nel giorno in cui il Dittatore viene in visita per tenere un discorso ai soldati e alla nazione. Anche lui dovrà vedersela con Arf, che rovinerà i suoi piani e riuscirà a salvare il suo branco di amici e ritrovare Bianca e la libertà, mentre scoppia la pace.

I titoli di coda animati dai disegni dell’autrice scorrono su una canzone scritta da Tony Canto e Simone Cristicchi su musica di Tony Canto e interpretata da Simone Cristicchi.

“La particolarità del progetto, animato in 2D con elementi in 3D, sta nell’idea di parlare di temi come l’amore tra bambini e animali, l’istinto materno, l’affettività ma anche la separazione, la diversità, la reclusione e soprattutto la sofferenza dei bambini durante la guerra. Tutto però visto e raccontato da un’angolazione assolutamente inconsueta: gli occhi di un cane”.

Per il produttore Paolo Rossi Pisu “è stata la prima esperienza nel campo dell’animazione ma la storia di Anna Russo e i disegni di Simona Cornacchia ci hanno conquistato fin dal primo momento per la qualità artistica e la forza del tema affrontato”.

Un film da non perdere che ci farà riappropriare della parte buona che c’è  in ognuno di noi.

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